Borgo, le centraline salvano i pescatori

Con gli indennizzi l’Associazione Dilettanti della Bassa Valsugana ha ripianato i debiti e chiuso in attivo il bilancio


di Marika Caumo


BORGO. Un 2013 positivo per l'associazione Pescatori Dilettanti della Valsugana, che ha chiuso l'anno con un bilancio dal segno "più" e nel quale tengono i soci anche calano uscite e catture. Dopo un 2012 che si era concluso in perdita, a fine 2013 il presidente Silvano Rosso e il segretario Celestino Ferrai hanno tirato un sospiro di sollievo: entrate per 102.787 euro ed uscite per 68.723 (sorveglianza, gestione incubatoio, semine in primis), con un avanzo di 34.063 euro.

«Abbiamo incassato il contributo provinciale per le spese sostenute nel 2012, pari a 28.241 euro, ed il contributo 2013 ci è già stato anticipato al 50% con 21.024 euro», spiega Ferrai. Altro dato positivo riguarda gli indennizzi delle centrali idroelettriche sui torrenti: lo scorso anno l'associazione ha incassato 4.890 euro da Polemos (2 annualità) per il Moggio, 8.540 euro dalla Proming per il Brenta e la semina nel Maso di 5.000 trotelle marmorate dalla Monte Giglio. Nel 2014 dovrebbero arrivare gli arretrati di Idrodolomiti Energia per il Bacino di Pontarso. Rimanendo in tema, è stato annunciato l'accordo con l'associazione pescatori di Scurelle, per eliminare la zona zeta ad esche artificiali in località Maso (ponte Carzano- ponte Palanca), in acque promiscue in quanto in quel tratto sarà costruita una nuova centralina e di conseguenza diminuirà la portata d'acqua.

Per quanto riguarda i soci (16 i Comuni d'ambito), dai 326 del 2012 si è passati a 317 libretti rilasciati lo scorso anno, con un calo di 9 unità. La maggioranza, ovvero 72, sono di Borgo-Olle, 42 di Telve, 31 Roncegno-Marter, 26 di Spera. Otto i ragazzi sotto i 12 anni. In aumento invece i permessi giornalieri (360 contro 325 nel 2012) e settimanali (10 contro i 6 del 2012). Diminuite le uscite, 5.359 contro le 5.700 del 2012 (-341) e le catture, 11.461 a fronte delle 14.420 dell'anno prima (-2.959). Buona la pescosità nelle zone ad esche artificiali mentre si è registrato un leggero calo di catture nel Brenta. Cinque i verbali per infrazioni. Diversi gli interventi con l'elettrostorditore, in particolare sul Ceggio per scarsità d'acqua.

Sul fronte semine, sono state immesse 40mila trotelle fario (6/9 cm) provenienti dall'incubatoio di Telve di Sopra e 10 quintali di fario adulte. Per quanto riguarda l'incubatoio (nel 2013 si sono ricavate 125mila uova di fario e 80mila di marmorata), è stato affidato a Alessandro Smaniotto l'incarico di progettazione dei lavori di completamento per il riadattamento della pescicoltura, stimati in 25mila euro. Quando l'impianto sarà terminato si potranno allevare quantità di trotelle marmorate e fario autoctone (fino alla misura di 6/9 cm) sufficienti per il ripopolamento di tutte le acque in concessione e non solo.

Confermato infine il collegio dei revisori dei conti: ne fanno parte Alessandro Smaniotto (Borgo), Angelo Mengon (Castelnuovo) e Umberto Mossolin (Olle). Nel 2014 ci sarà il rinnovo dell'intero consiglio direttivo, compresa la carica di presidente che Rosso riveste dal lontano 1998.













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