Borgo, il consiglio «blinda» le tasse

Niente aumento di aliquote sulla casa: il Comune ci rimette 330mila euro. Nessun taglio ai contributi per le associazioni


di Luigi Carretta


BORGO. «La tassa Tasi è una genialata dal punto di vista di chi l’ha fatta». Non usa certo mezze parole il sindaco Dalledonne nel descrivere la situazione economica in cui versa il Comune di Borgo, premessa all’approvazione del bilancio 2014.

«Genialata, perché praticamente riesce a reintrodurre l’Imu visto che fa riferimento al ricavato del 2011, riferimento per la cifra su cui parametrare l’imposta. Le tasse non diminuiscono e continua la vessazione sui cittadini».

E’ un discorso a tutto tondo quello del sindaco, un discorso politico che traccia le linee della futura politica economica del Comune prendendo necessariamente l’avvio dalla situazione generale in cui versa l’Italia e il Trentino.

«Dobbiamo affrontare un Patto di stabilità che di fatto rende chi è virtuoso cornuto e mazziato. Le risorse per le spese correnti (stipendi e quanto è necessario per fare funzionare la macchina comunale) scendono per il 5° anno di fila del 3% di media, mentre i soldi per gli investimenti non si sa ancora a quanto ammonteranno dato che stiamo aspettando la Provincia, e comunque a livello globale le risorse per i Comuni diminuiranno di una cifra compresa tra 36 e 40 milioni di euro».

E quindi più di un Comune ha ritardato l’approvazione del bilancio, che per legge dovrebbe essere fatta entro il 31 dicembre, ma che per giustificati motivi è possibile ritardare sino al 30 giugno. Certo che la confusione generata dal governo di Roma in materia di tasse locali ha costretto molti Comuni a rivedere i propri conti, ma anche la Provincia sembra metterci del suo con un apparato accusato di essere “lento e farraginoso”. Sotto accusa anche l’obbligo di acquisto di beni e materiali per la pubblica amministrazione tramite il mercato elettronico, con procedure che in realtà sono lentissime e che caricano di ulteriori costi l’amministrazione dato che il personale che vi si dedica deve ovviamente essere retribuito.

E un forte richiamo da parte del sindaco arriva anche su due punti “caldi”: l’acciaieria, per la quale viene ricordato che i circa 200.000 euro versati dalla proprietà come tassa sulle zone produttive vanno allo Stato e non a Borgo, e la necessità di decidere sulla viabilità di Borgo est, che ormai da troppi anni aspetta di essere risolta, sottolineando che la variante per Telve non si farà, «per colpa di una parte politica che ha scelto di non decidere, con tutti i problemi che comporterà in futuro sulla viabilità di via per Telve e sul traffico in generale».

Qualche sprazzo di luce nel bilancio però c’è, con la cifra destinata alle associazioni, ritenute dall’amministrazione una risorsa preziosa del territorio che ancora per quest’anno resterà invariato, così come la tassa sulla casa che dal 2013 poteva essere aumentata dello 0,23% ma che l’amministrazione ha scelto di fare rimanere la stessa del 2013, “perdendo” circa 330.000 euro che sarebbero dovuti uscire dalle tasche dei cittadini borghesani.

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