Bolletta luce: al via la tariffa biorariaper chi non ha aderito alle offerte

A partire dal primo luglio, per tutti gli utenti del mercato vincolato e già dotati di contatore elettronico verrà applicata la tariffa bioraria (con costo inferiore dalle 19 alle 8) stabilità dall’Autorità per l’energia, a prescindere da chi sia il fornitore



TRENTO. Cambiamenti in vista per chi, nel 2007, è rimasto legato alla tariffa monoraria proposta dall’Autorità dell’energia, scegliendo di non passare al libero mercato. Dal domani, infatti, gradualmente ed obbligatoriamente, verrà applicata la nuova tariffa bioraria fissata dall’Autorità: dalle 19 alle 8 del mattino l’energia costa meno, ma il risparmio non è assicurato.
Da domani, primo luglio, per tutti gli utenti del mercato vincolato e già dotati di contatore elettronico verrà applicata la tariffa bioraria stabilità dall’Autorità per l’energia.
Il cambiamento avviene quindi in maniera graduale, ovvero iniziando da chi possiede già un contatore elettronico, contando di arrvare ad un 100 per cento di installazioni per il 2011.
Il passaggio sarà dunque obbligatorio per chi al momento si trova sul “mercato vincolato”, quindi quasi l’80 per cento di trentini (a prescindere dal fornitore a cui paga la bolletta) che non si è affidato ad offerte speciali del “mercato libero”, vedendosi applicata la tariffa monoraria dell’Autorità. Per questi soggetti, dal domani, entrerà automaticamente in vigore la nuova tariffa bioraria dell’Autorità, con un risparmio per chi utilizza la corrente dalle 19 alle 8 di mattina, oltre che al sabato, domenica e festivi.
Nulla cambia invece per le utenze già sul libero mercato, che invece avranno la facoltà di scegliere personalmente la bioraria proposta dal loro fornitore.
La tariffa di Trenta, in questo caso, risulta più conveniente di quella dell’autorità. «La bioraria permette agli utenti di essere “artefici del proprio risparmio - spiega il presidente di Trenta Marco Merler - nella misura in cui decideranno di adottare un comportamento virtuoso consumando di notte. Inoltre, già molte famiglie utilizzano gli elettrodomestici dopo le 7 di sera o al sabato, non si tratterebbe di un gran cambiamento di abitudini».
Sembrano non essere dello stesso parere i consumatori: Adoc, ad esempio, si interroga sugli effettivi margini di risparmio. Perché la bioraria sia conveniente bisogna infatti che i consumi effettuati nella fascia notturna siano almeno il 66 per cento, altrimenti la bolletta potrebbe anche aumentare. «Per anziani e famiglie che passano le giornate in casa - spiega Sergio Groff - è difficile ridurre i consumi diurni». Dello stesso avviso è il Centro di ricerca e tutela dei consumatori che, con una nota, avvisano gli utenti della possibilità di scegliere: «La soluzione per non vedersi applicata la tariffa bioraria (per le utenze sul mercato vincolato) - spiega il Crtcu - è di trovare un’altra formula tariffaria tra quelle esistenti sul libero mercato»













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