Bocciato il limite dei 110 all'ora sull'A22

Pacher: se Rovereto vuole misure più severe contro lo smog noi siamo felici


Giancarlo Rudari


ROVERETO. Nessuno si illuda: i 110 in autostrada come misura antinquinamento restano (per ora) nel libro dei sogni. Eppoi, se il Comune si lamenta perché la Provincia è tiepida in materia di lotta allo smog può benissimo applicare norme più severe di quelle previste nel piano: anzi l'assessore provinciale Alberto Pacher ne sarebbe «contentissimo».
Rovereto per quest'anno non ha ancora adottato un piano antinquinamento. Lo farà durante la giunta della prossima settimana. Ma nel frattempo l'assessore Giampaolo Daicampi ha annunciato che il Comune vuole chiedere all'Autobrennero di ridurre il limite di velocità dai 130 ai 110 chilometri orari. Chiedere è lecito, cortese rispondere. Ma la risposta, si sa già, sarà un chiaro no.
«Il limite di velocità è stabilito dal codice della strada e nelle deroghe non è prevista una riduzione come misura per contenere l'inquinamento. Come tavolo di coordinamento delle regioni del bacino padano - spiega Pacher - nel novembre scorso abbiamo inviato una sollecitazione al ministero che dovrà decidere se consentire alle regioni o alle provincie di chiedere una riduzione dei limiti. Ma in questa fase non possiamo fare nulla con l'A22».
Quello che invece sta facendo la Provincia e possono (o devono) fare i Comuni riguarda il piano strutturale e di emergenza discusso prima di Natale dal Consorzio dei Comuni. Piano che fa parte del pacchetto più generale del piano di tutela dell'aria del 2007. «Da una parte - afferma l'assessore provinciale all'ambiente - ci sono le iniziative della Provincia attraverso incentivi per rinnovare il parco auto, per favorire la mobilità ciclistica, per realizzare parcheggi di attestamento e dall'altra misure per limitare la circolazione ai veicoli più inquinanti. Sta poi ai Comuni stabilire nelle loro ordinanze quali misure adottare. Se Rovereto vuole essere più severo adottando quante più limitazioni previste dal piano tutela dell'aria noi siamo felicissimi».
Una riduzione della velocità sull'A22 che effetti ha in termini di minore inquinamento? Una domanda alla quale dovrà rispondere l'indagine che Autobrennero ha affidato all'università di Trento. «Verranno fatti rilevamenti - spieda l'ad dell'A22 Paolo Duiella - su alcuni tratti significativi in anbito regionale dell'autostrada dove i limiti sono di 130 e di 110 chilometri l'ora. Vogliamo verificare l'incidenza delle emissioni dei gas di scarico, vogliamo capire in quale misura la riduzione della velocità può ridurre l'inquinamento. Teniamo presente però che i 110 riguarderebbero le auto visto che i Tir viaggiano già a velocità più bassa e che rappresentano complessivamente più del 50 per cento in termini di emissioni».

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