Biliardo, festa per Giorgio Margola campione d’Europa
ROVERETO. Un Roveretano tra fuoriclasse del biliardo. Giorgio Margola, nei giorni scorsi in quel di Brandeburgo ha conquistato il suo terzo titolo europeo nella specialità "palla 9" e si è guadagnato...
ROVERETO. Un Roveretano tra fuoriclasse del biliardo. Giorgio Margola, nei giorni scorsi in quel di Brandeburgo ha conquistato il suo terzo titolo europeo nella specialità "palla 9" e si è guadagnato un posto tra i 128 che l'anno prossimo a Doha si giocheranno il titolo mondiale. Margola, classe 1963 e uno dei pochissimi giocatori professionisti in Italia, ha festeggiato al Billiard Center di Lizzana assieme al gestore del locale Massimo Ciaghi e gli amici di sempre. Una serata dove sullo schermo si potevano vedere le immagini della partita di finale contro lo svedese Lundell e, attorno al tavolo, il tre volte campione europeo ha raccontato come e perché lui e la sua disciplina siano una mosca bianca. «Nel mondo - ha spiegato Margola - il biliardo è uno degli sport più praticati, forse il più praticato nel globo. Purtroppo in Italia gode di cattiva reputazione, vuoi per i vari stereotipi, vuoi per il fatto che sino a qualche tempo fa lo si trovava soltanto nei bar popolari, vuoi per una mancanza di cultura sportiva generalizzata. Invece nel resto del mondo è considerato uno sport con piena dignità, vissuto in un clima molto amichevole ed è praticato anche da tantissimi bambini e giovani, cosa che qua in Italia non accade». Per la maggior parte degli italiani il biliardo è poco più di un'attività estemporanea, senza contare che il numero di locali che ospitano le tavole con le buche è in costante diminuzione e di conseguenza anche le possibilità di gioco. Motivo per cui l'assessore della Comunità della Vallagarina Roberto Bettinazzi si è augurato che la vittoria di Margola possa portare beneficio a tutto il movimento: «Per dare nuova linfa al biliardo - ha proseguito Margola - bisognerebbe entrare nelle scuole e far capire come questo sia uno sport a tutti gli effetti, che si può svolgere a tutte le età. Purtroppo, però, è uno sport piuttosto costoso per i giovani. Giocare a biliardo costa, in quanto è necessario allenarsi almeno due ore al giorno e l'affitto della tavola costa. A Rovereto c'è la fortuna di poter giocare gratis un'ora (al Billiard Center, per i ragazzi dai 13 ai 19 anni, ndr.) ma quest'opportunità non c'è ovunque. Eppoi ci sono le gare. Nella migliore ipotesi tra iscrizione, viaggio e pernottamento escono 200 euro, ma le gare in un anno possono essere anche 20 o 30». ©RIPRODUZIONE RISERVATA