Biblioteca, maestre in prima linea

Pieve di Bono, contro il rischio chiusura intervengono le insegnanti e il sindaco scrive alla Provincia


di Enzo Filosi


PIEVE DI BONO. A Pieve di Bono, di fronte alla prospettiva della chiusura della Biblioteca comunale a servizio dei nove paesi della conca ed al perdurante silenzio delle istituzioni provinciali rispetto alla circostanziata lettera del Comune per una soluzione del problema del nuovo bibliotecario, prendono posizione anche gli insegnanti della scuola elementare.

Ma andiamo con ordine. Come abbiamo recentemente scritto, l'attuale bibliotecario di Pieve di Bono, ha vinto il concorso indetto dal Comune di Roncone per la sostituzione del titolare di quella biblioteca, da tempo in pensione. Espletati alcuni passaggi burocratici, all’amministrazione non resta altro che rendere effettivo l'incarico a giorni e, di conseguenza entro il mese di aprile, l'attuale bibliotecario della Pieve prenderà servizio a Roncone.

Nel frattempo il sindaco della Pieve Attilio Maestri, stante la dichiarata impossibilità di procedere ad una nuova assunzione in forza delle attuali normative provinciali, il 22 gennaio scorso ha inviato una circostanziata lettera ad una serie di destinatari, in primis l'assessore alle Autonomie locali Carlo Daldoss ma anche all'assessore alla CulturaTiziano Mellarini.

Evidenziando tutti i vincoli imposti dalle leggi 27/2010 a 25/2112 in omaggio alla spendig review, che escludono anche «la sostituzione temporanea attraverso incarichi... per il tramite delle agenzie interinali», Maestri chiede se è possibile individuare una soluzione per dotare la biblioteca di un nuovo addetto, anche in via provvisoria. A tutt'oggi, nessuna risposta al riguardo.

Alla presa di posizione “istituzionale” si aggiunge oggi, a sostegno del ruolo della Biblioteca, un documento delle insegnanti della scuola elementare di Pieve di Bono. Il testo muove dall'assunto che «la biblioteca di Pieve di Bono è l'unico centro culturale presente nella Pieve, centro di ritrovo anche per studenti».

Segue nel documento la descrizione delle attività proprie di quella biblioteca: «In posizione strategica rispetto alla ubicazione della Scuola primaria, - si legge - con un ambiente familiare per i bambini..., promotrice di importanti progetti ed iniziative molto gradite da genitori, insegnanti e soprattutto bambini...», come “Il campionato di lettura”, “Una notte in biblioteca” ed altri». Le considerazioni delle insegnanti si concludono con una inedita e sorprendente annotazione. «La biblioteca - scrivono - è diventata un importante punto di riferimento anche per le badanti che per lavoro risiedono nella Pieve e che possono contare sull'uso di internet gratuito per mantenere i contatti con i familiari lontani e dedicarsi alla lettura di giornali e riviste».

Ad oggi la chiusura della struttura non trova in effetti alcuna giustificazione plausibile. I numeri al riguardo parlano chiaro: oltre tremila potenziali utenti, 6 mila prestiti annui, 600 iscritti, il 20 per cento della popolazione.

Ed ora anche la scuola, che si pone così in preoccupata attesa.

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