Biancofiore: sempre più forti grazie al ritorno di Silvio

La capolista del Pdl: «Abbiamo chiuso con le beghe etniche La crisi parla una lingua sola e dobbiamo uscirne»


di Francesca Gonzato


TRENTO. Alla fine è rimasta lei, Michaela Biancofiore, a fare rima con Pdl in Alto Adige e ora anche in Trentino. Capolista alla Camera e da pochi giorni, per nomina autografa di Silvio Berlusconi, anche commissario straordinario del Pdl in Alto Adige e Trentino, «dove pure serviva una bella mano di berlusconismo». Se Sandro Mitolo, il figlio di Andrea, gela i rissosi discendenti politici del padre con la dichiarazione tombale «non so più per chi votare», la capolista si dichiara irrimediabilmente fiduciosa: «Se non vinceremo, puntiamo a fare due deputati. L’altra volta erano tre, ma grazie al premio di maggioranza. Se invece vinceremo, e ci credo sempre di più, allora potremmo essere tre o quattro».

Nonostante la diaspora del centrodestra altoatesino che a queste elezioni, tra Camera e Senato o solo Senato, si elenca in Pdl, La Destra, Fratelli d’Italia, Alto Adige nel Cuore, CasaPound e Mir? Risposta affermativa di Michaela Biancofiore: «Berlusconi dov’è? Da noi, nel Pdl, finalmente tornato energicamente in sella al partito. Non credo proprio che patiremo la concorrenza di altri movimenti, alcuni dei quali tra l’altro non corrono nemmeno per la Camera. Il danno è stato fatto invece con la mancanza di un candidato unitario del centrodestra per il Senato nel collegio Bolzano-Bassa Atesina, ma la responsabilità non è certo mia». Sfumano via le turbolenze di cinque anni fa, quando Michaela Biancofiore, all’epoca in disgrazia con i vertici del Pdl, venne candidata in Campania. Entrò in Parlamento, ma che umiliazione e che rabbia: «Per fortuna Berlusconi ha recuperato l’errore commesso dalla dirigenza del partito, premiando la mia fedeltà». Nella lista torna invece il lombardo Maurizio Del Tenno, già eletto in regione insieme alla friulana ed ex campionessa Manuela Di Centa. Nei giornali Michaela Biancofiore non viene nemmeno più definita una delle amazzoni: «Nei mesi scorsi eravamo pochi ad essere rimasti vicino al capo. Adesso che è di nuovo forte sono tornati in tanti...».

I temi. La campagna elettorale per le elezioni politiche 2013 in Trentino-Alto Adige non può essere diversa dal resto d’Italia, spiega: «Il mio Pdl è definitivamente lontano dalle bischerate etniche. L’economia e la crisi parlano una sola lingua, quella del rilancio o delle difficoltà per le famiglie. I nostri temi principali sono la lotta alla disoccupazione giovanile e la detassazione». Non sopporta gli sfottò sulla promessa berlusconiana di restituire l’Imu: «Dicevano che con Berlusconi eravamo sull’orlo del baratro, ma Monti ci ha steso del tutto. Dobbiamo liberarci dello strapotere delle banche, di Equitalia e della Merkel. Sono orgogliosa che nel programma nazionale del Pdl Berlusconi abbia accolto un mio chiodo fisso: il sistema fiscale all’americana, con la possibilità di detrarre ricevute fiscali e scontrini. È un modo per rilanciare l’economia e fare emergere il sommerso». Sui temi locali, Biancofiore rivendica: «Si parla tanto di modifica dello Statuto, ma la mia proposta è depositata da lungo tempo in Parlamento. Lì c’è la mia idea di terzo Statuto: una Autonomia più forte in una Regione rafforzata e non svuotata, perché solo avendo più peso possiamo resistere agli attacchi. L’Accordo di Milano è valido, ma è pacifico che anche l’autonomia speciale dovrà contribuire al risanamento. Propongo anche l’elezione diretta del presidente regionale».

Il primo trentino in lista è Nicola Giuliano: un quarto posto che difficilmente frutterà un seggio. Più chances per Enrico Lillo, terzo, consigliere comunale a Bolzano e già stimato presidente della circoscrizione Don Bosco, anche perché Del Tenno con ogni probabilità risulterà eletto in Lombardia. Maresciallo dell’esercito, in aspettativa durante la campagna elettorale, Lillo affronterà in campagna elettorale soprattutto i temi dell’economia, del mondo della difesa («portare la voce di professioni poco ascoltate») e del turismo: «È una delle risorse principali del nostro territorio, merita più attenzione con sburocratizzazione e alleggerimento dell’Irap».

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