trento

Bertelli, arriva il Bicigrill a gestire la pasticceria

La famiglia di storici pasticcieri cede il marchio alla società Orso srl. Il patron Ennio assicura: «I nuovi titolari continueranno l’offerta di dolci, con delle novità»


di Sandra Mattei


TRENTO. Le voci si erano fatte più insistenti, negli ultimi tempi. Sembrava che la pasticceria Bertelli dovesse chiudere definitivamente i battenti e la famiglia fosse intenzionata a cedere l’attività, corteggiata dall’ennesima catena di abbigliamento. Ennio Bertelli conferma l’interessamento di una multinazionale, ma smentisce che la pasticceria chiuderà.

«Confesso che ci ho pensato - ammette Bertelli - ma poi, parlandone anche con mio fratello Adriano e con mio figlio Riccardo, abbiamo concluso che l’importante era mantenere il marchio. Un simbolo della pasticceria artigianale che ha fatto scuola e che fra quattro anni raggiungerà il traguardo del secolo». Un cambiamento, quello sì, però avverrà a breve.

«Com’è noto - precisa Ennio - l’attività era stata già stata ceduta ad Andrea Collina, il pasticciere che aveva iniziato a lavorare per noi 11 anni fa e che ha rilevato l’attrezzatura e l’avviamento. Ora però, in accordo con mio fratello e con mio figlio, abbiamo deciso il passaggio definitivo ad un’altra società, la Orso srl, quella che gestisce il Bicigrill. Collina e mio figlio continueranno a collaborare con la società, dato che la loro esperienza nella pasticceria è indiscutibile. Del resto sono loro che hanno il know how della pasticceria ed i titolari del Bicigrill hanno intenzione di mantenere proprio il marchio “Bertelli”».

I clienti fedeli e gli appassionati dei tartufi e dei gigli, possono dormire sonni tranquilli. Il marchio storico di una famiglia di pasticcieri, che iniziò l’arte dolciaria ancor prima dell’apertura del Bertelli di via Oriola, quando il padre di Ennio ed Adriano, Riccardo, nel 1906 iniziò a lavorare presso la pasticceria Bonvecchio, non sparirà dal centro di Trento. E questa non può che essere una buona notizia, visto che l’alternativa sarebbe stata ritrovarsi con un’ennesima catena di abbigliamento, quelle che hanno reso il centro di Trento uguale ai centri di tutte le città italiane ed europee.

Ennio Bertelli, confessa, è stato in lunghe trattative con la multinazionale. Ma è stato scoraggiato da questioni burocratiche. «Il Comune non ci ha certo dato una mano - sbotta - perché c’era un manufatto da mettere a norma ed invece la multinazionale avrebbe voluto entrare subito. Del resto, che il Comune non abbia un’idea su come sostenere i piccoli commercianti è sotto gli occhi di tutti: il centro è un’offerta continua di negozi di intimo e profumerie in franchising».

I titolari del Bicigrill, Mirio e Mario, entreranno nei locali della pasticceria a settembre, facendo solo qualche piccola modifica. È certo però che la loro intenzione è diversificare l’offerta, proponendo altri prodotti oltre alla pasticceria. «È probabile che allargheranno l’offerta - afferma Ennio Bertelli - ai prodotti salati, anche perché al giorno d’oggi si sta sul mercato solo se si riesce ad innovarsi. Ma il core business rimane la pasticceria. E questo mi fa piacere, perché mi sarebbe dispiaciuto non arrivare al centesimo compleanno della pasticceria, che cade nel 2020».













Scuola & Ricerca

In primo piano