«Basta con i tagli ai treni interregionali»
Legambiente: così si disincentiva il trasporto pubblico, la Provincia spieghi gli accordi con le Ferrovie
TRENTO. No a tagli ai collegamenti interregionali sulla linea del Brennero: alle minacce di riduzione delle corse sulla linea Verona-Bolzano, frequentatissime dai pendolari, che hanno visto nei mesi recenti un ulteriore sensibile incremento di viaggiatori. Il circolo di Trento di Legambiente denuncia «la politica di totale disincentivo del trasporto pubblico pendolare e la mancanza di coordinazione tra le province confinanti che crea numerosi disagi ai pendolari che da Trento si muovono verso Bolzano o Verona, che a fronte di tariffe più alte e minori agevolazioni, vedono sempre minacciati di tagli i servizi di base».
La qualità del servizio, sostiene Legambiente, «si sta sempre più deteriorando: nonostante la notevole crescita dei passeggeri, alcuni convogli viaggiano con un numero insufficiente di carrozze: per i servizi regionali le carrozze sono inferiori a quelle previste nei contratti di servizio con le Province di Trento e Bolzano». Tale carenza di posti costringe molti viaggiatori, negli orari di punta e nei giorni di massimo affollamento, a rimanere in piedi. Il circolo trentino di Legambiente chiede che la Provincia,«in accordo con le province eregioni confinanti, adotti un piano organizzato per il trasporto ferroviario sull'asse del Brennero, aprendo eventualmente a gestioni concorrenti e ottimizzando orari, cadenze e tariffe in funzione delle esigenze dei numerosissimi pendolari e turisti tra Alto Adige, Trentino, Veneto (ma anche Emilia Romagna e Lombardia)». Legambiente chiede anche che siano resi noti «i dettagli degli accordi tra ministero e regioni/province, sull'occupazione dei treni e sulle tipologie di utenza/ricavi, che dovrebbero essere rilevati, ma non vengono diramati al pubblico». Legambiente non si fidsa dei dati interni di Trenitalia, poco attendibile dato l’evidente conflitto d’interessi. Chiede anche che vengano «studiate ad hoc modalità di tariffazione integrata per i pendolari extraprovinciali». Per Legambiente, la politica di Trenitalia sarebbe volta «a smantellare il trasporto a corto raggio ed interregionale ed investire solo sui treni ad alta velocità». Scelta «negativa in termini sociali ed ambientali: il trasporto pubblico per i pendolari deve essere un diritto ed è una necessità fondamentale in tempi di crisi economica ed ambientale».