Ballottaggi, il giorno della verità per il centrosinistra
L’alleanza che governa il Trentino potrebbe andare in fibrillazione in caso di sconfitta a Rovereto. Sfide elettorali anche a Mori, Ala, Folgaria, Storo, Aldeno, Borgo e Cavalese
TRENTO. Oggi sarà il giorno della verità per il centrosinistra autonomista. I ballottaggi negli otto comuni in bilico diranno se questa tornata di elezioni amministrative è stata una debacle per l’alleanza che governa il Trentino o se, invece, ha segnato una semplice flessione. Il secondo turno potrebbe anche portare a sanguinose rese dei conti all’interno dei partiti. Il caso di Rovereto è emblematico. Dalla sfida nella seconda città del Trentino dipende in gran parte il giudizio su tutte le elezioni comunali, ma anche il chiarimento interno al Pd. Se Andrea Miorandi dovesse perdere la sfida con Francesco Valduga, si confermerebbe la tradizione che vede il sindaco uscente della città della quercia sempre sconfitto dopo un mandato. Ma non solo, la segretaria provinciale del partito, Giulia Robol, potrebbe cantare vittoria. Come si ricorderà, la Robol aveva rilasciato un’intervista al Trentino in cui avvertiva del rischio di sconfitta nel caso in cui si fosse andati avanti con Miorandi. Il partito si è ribellato e l’assemblea ha sfiduciato la Robol che, però, è ancora al suo posto per mancanza di soluzioni alternative. Il primo turno di due settimane fa, ha dato parzialmente ragione alla segretaria. Miorandi, la cui candidatura è stata fortemente voluta dal segretario cittadino del Pd Fabiano Lorandi, ha raccolto un misero 35,5 per cento, mentre il suo sfidante, Francesco Valduga, sostenuto dai Verdi e da quattro liste civiche, si è fermato 3 punti sopra, a quota 38,4 per cento. Un risultato in parte inatteso che, se dovesse essere confermato oggi, aprirebbe le porte del municipio al figlio d’arte Valduga, ma darebbe il via a una vera e propria resa dei conti mettendo in forte difficoltà il Pd.
Altro risultato molto atteso è quello di Mori. Qui il centrosinistra autonomista al primo turno si era diviso. Il Pd aveva appoggiato il vicesindaco uscente Stefano Barozzi insieme a due liste civiche mentre il Patt si è schierato con Cristiano Moiola che è sostenuto anche dalla Civica Trentina. Barozzi al primo turno ha ottenuto il 43,3 per cento mentre Moiola si è fermato al 25,5. Già la spaccatura ha creato non pochi malumori. Il risultato di oggi potrebbe acuire le divisioni e accendere le polveri all’interno della coalizione di centrosinistra autonomista.
Lasciando da una parte le spine interne al centrosinistra autonomista, si può passare ai risultati incerti. Quello di Borgo è abbastanza sul filo. Il sindaco uscente Fabio Dalledonne, candidato da due civiche di centrodestra, al primo turno si è fermato al 45,7 per cento mentre lo sfidante Fabio Pompermaier è a un punto, al 44,7 per cento. Se lo sfidante dovesse vincere strappando al centrodestra il comune, il centrosinistra potrebbe aggiungere una bandierina su un centro importante.
Altro ballottaggio che gli osservatori seguono con il fiato sospeso è quello di Storo. Qui c’è stato una sorta di libera tutti. Il Pd ha appoggiato Giuseppina Tonini che è arrivata terza al primo turno. Luca Turinelli appoggiato dal Patt e una lista civica è arrivato al 47, 2 per cento, mentre il sindaco uscente Vigilio Giovanelli, sostenuto da due civiche si è fermato al 39,6 per cento.
Altra sfida interessante è quella di Cavalese con l’uscente Silvano Welponer, 46,4 per cento al primo turno e appoggiato dall’assessore provinciale Mauro Gilmozzi, che deve resistere agli attacchi dello sfidante Beppe Pontrelli.
Ad Ala la sfida è tra Claudio Soini e Luca Zomer.
Ad Aldeno il sindaco sarà il vincente tra Emiliano Beozzo e Nicola Fioretti.
Sfida elettorale anche a Folgaria dove Walter Forrer si giocherà l'elezione con Michael Rech.