LA DENUNCIA

Atti osceni in funivia, la discesa da incubo di una turista tedesca di 30 anni

Denunciato un quarantenne romano: una volta rimasto solo con la donna nella cabina ha iniziato a toccarsi nelle parti intime



TRENTO. Nella cabina della funivia ci sono solo loro due. Lei è una trentenne tedesca, lui un romano di quarant’anni. Non si conoscono, entrambi sono in vacanza in val di Fassa e questo è l’unico punto di contatto. Ma all’uomo piacerebbe conoscere meglio la donna. E tenta una approccio, rigorosamente in lingua italiana, quando la funivia lascia la stazione a monte dell’impianto del Belvedere a Canazei. La donna fa finta di non capire e guarda con insistenza il panorama che scorre dalle vetrate della cabina. Non vuole dare filo all’uomo e probabilmente dentro di sè spera solo che il viaggio sia il più breve possibile per uscire da quella situazione che appare alquanto imbarazzante. Ma le cose cambiano in fretta. E una situazione imbarazzante, diventa insostenibile e fonte di paura.

La turista, infatti, inizia percepire un inquietante ansimare alle sue spalle e quando si volta vede che l’uomo si sta masturbando. Come se fosse da solo, come se fosse a casa sua. E in quel momento la stazione a valle dell’impianto diventa lontanissima.

Questo è il racconto fatto dalla donna tedesca ai carabinieri di Canazei che hanno ascoltato anche dei testimoni (nelle stazioni di partenza di arrivo) e grazie ad una sorta di identikit sono arrivati ad individuare l’uomo - che era scappato all’arrivo della funivia - e che ora dovrà rispondere di atti osceni in luogo pubblico. Il fatto è avvenuto qualche giorno fa. E se la parte sulla cabina non ha avuto testimoni, quello che è successo all’arrivo a Canazei è stato visto da diverse persone. Appena si sono aperte le porte della funivia, infatti, la ragazza ha chiesto aiuto. Era spaventata, aveva paura. E dietro di lei è uscito di corsa l’uomo. Le persone che hanno assistito alla scena hanno subito capito che era successo qualcosa all’interno della cabina e mentre uno chiamava il 112, il numero della centrale operativa dei carabinieri, altri cercavano di inseguire il turista romano. Ma ne hanno perso le tracce dopo pochi metri.

A ricostruire il percorso seguito dall’uomo sono state le telecamere che hanno permesso ai militari di Canazei di individuare l’albergo dove l’uomo aveva preso una stanza per qualche giorno di vacanza da solo, senza la sua famiglia. Si sono messi sulle sue tracce e alla fine lo hanno individuato ad Ortisei. Da lì è stato portato in caserma a Canazei dove è stato messo di fronte alla testimonianza resa dalla ragazza. E lì avrebbe, almeno in parte, ammesso le sue responsabilità. Contro di lui è stata quindi stesa una denuncia per atti osceni e tutto l’incartamento relativo a questo episodio è stato mandato in procura che dovrà quindi decidere in che modo procedere contro l’uomo. Per la donna l’episodio che l’ha vista suo malgrado protagonista sulla funivia sarà un ricordo difficilmente cancellabile dalla memoria.













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