castel condino 

Anche Bagozzi contro l’orso: «Subito una soluzione»

VALLE DEL CHIESE. Due settimane fa a farsi sentire era stata la sindaca di Valdaone Ketty Pellizzari, ieri l'altro ad alzare la voce è toccato al collega di Sella Giudicarie Franco Bazzoli e ieri a...



VALLE DEL CHIESE. Due settimane fa a farsi sentire era stata la sindaca di Valdaone Ketty Pellizzari, ieri l'altro ad alzare la voce è toccato al collega di Sella Giudicarie Franco Bazzoli e ieri a risollevare la questione orso si è inserito il primo cittadino di Castel Condino Stefano Bagozzi. Pure lui si è allineato ai colleghi affinché la prossima assemblea dei sindaci abbia ad occuparsi delle scorribande quotidiane espletate dal plantigrado. Bagozzi, che vive e lavora a Bergamo, si è già sentito con alcuni colleghi tra cui il presidente di Commissione e sindaco di Pieve di Bono Attilio Maestri, la stessa Pellizzari e Severino Papaleoni che dell'ente Bim del Chiese è il presidente.

Il primo cittadino di Castello spinge per un intervento immediato. «Tollerare la situazione – aggiunge – non giova a nessuno. Anzi, rischia di peggiorare la situazione peraltro già al limite della sopportazione. La gente è stanca e provata di sentire un giorno si e l'altro ancora notizie sull’orso e i suoi raid. Poi i ripetuti attraversamenti stradali mettono a repentaglio gli stessi automobilisti. Ne sa qualcosa Marco Zulberti che della Pro loco di Daone è il presidente. Sul muso della sua Jeep l'animale ha lasciato segni evidenti mentre poco prima della mezzanotte stava viaggiando alla volta di casa. Nei giorni scorsi - conclude Bagozzi -anche a Castello l'orso ha lasciato il segno mentre provava ad addentrarsi nella proprietà di Oscar Tarolli».

Sul fenomeno orso la sindaca di Valdaone ricorda e ripete: « Il mio comune, con gli abitati di Bersone, Praso e Daone, è stato interessato da ben sette rilievi causati proprio dal plantigrado. Ho chiesto a presidente e assessori se vi sia già un piano per intervenire subito a tutela della sicurezza pubblica invitandoli diversamente con sollecitudine a addivenire ad una decisione circa le azioni e i provvedimenti da adottare così da ristabilire le minime condizioni di sicurezza». (a.p.)













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