Ambrosi verso il Tar, Roat per i 12
Le nomine in Consiglio provinciale. Prende consistenza il nome della segretaria generale del Comune come possibile nuovo magistrato Maggioranza ed opposizione dovranno accordarsi per determinati ruoli. Ecco cosa c’è sul tavolo alla viglia della seduta che si apre stamattina
TRENTO. Come nuovo magistrato del Tar metterebbe d’accordo sia la maggioranza che quanti siedono all’opposizione in Provincia: è il nome della segretaria generale del Comune di Trento, Cecilia Ambrosi. Già, perché le sedute di Consiglio in programma da oggi a giovedì comprendono tra l’altro una lunga liste di nomine (nove, con in più quattro designazioni) che spettano appunto all’aula. In lizza ci sono nomi eccellenti come quella dell’alta dirigente di Palazzo Thun, delle autocandidature (come prevede la normativa) e pure dei “desiderata” di politici vip, per ora pronunciate all’orecchio dei colleghi.
I nomi sul tavolo
Ieri la garante della minoranze Paola De Magri (Patt) ha messo al corrente i colleghi dei nomi messi sul tavolo dalla maggioranza che sostiene Fugatti. Oggi è prevista una riunione dei capigruppo che faccia sintesi, non escludendo che qualche altro nome arrivi in aula poco prima che si aprano le urne. Come nuovo magistrato per il Tar, che può essere votato dal solo centrodestra non necessitando di maggioranza qualificata, per sostituire Paolo Devigili, oltre al nome di Ambrosi, ieri si è fatto quello dell’avvocato Gianfranco Deflorian. Il centrosinistra si è detto disponibile a votare la prima, ma già tre anni fa la candidatura si arenò.
L’unica riconferma
Per il Corecom (il Comitato provinciale per le comunicazioni) la maggioranza indicherà Marco Sembenotti, già candidato per Civica Trentina che ne diventerà presidente, mentre il centrosinistra farà il nome di Adele Gerardi, nella scorsa legislatura collaboratrice dell’allora presidente del Consiglio Bruno Dorigatti.
Verrà riconfermata invece (unico caso nel lotto) la garante dei detenuti Antonia Menghini, nominata nella parte finale della legislatura. Per il nuovo ruolo di garante dei minori servono 24 voti, quindi almeno tre dovranno arrivare dall’opposizione: sul tavolo ieri c’erano due nomi, quello dello psicologo Maurizio Pangrazzi e quello di Barbara Balsamo, avvocato, candidatasi ad ottobre con la lista dell’attuale presidente del Consiglio Walter Kaswalder. Su entrambi chiesta una pausa di riflessione con il Patt a proporre quello di Francesca Donati. In Assemblea delle minoranze si è ragionato anche su una possibilità: quella di una nomina elegante, del Difensore civico Daniela Longo (uscente) come garante dei minori. Si vedrà.
Per quanta riguarda il ruolo in questione in questa tornata d’aula verrà ascoltata la relazione conclusiva del Difensore civico, senza votarlo, e si procederà alla nomina del suo successore: in lizza ci sono l’ex dirigente della Provincia Tommaso Sussarellu, l’attuale dirigente del Consiglio provinciale Gianna Morandi e ancora Barbara Balsamo. Si tratta di autocandidature, non si escludono altre aggiunte.
Le autocandidature
La Commissione dei 12 è quella che deve svolgere il ruolo di cerniera tra le Province di Trento e Bolzano e Roma. Ruolo delicatissimo che, tanto per capirci, nel quinquiennio precedente era presieduta da Lorenzo Dellai. In attesa della nomine regionali e dello Stato la maggioranza provinciale potrebbe indicare l’avvocato Maurizio Roat, presidente di Trentino Domani. Ieri sera in minoranza in diversi, ufficiosamente, dicevano che in quella commissione ci entrerebbe volentieri l’ex governatore Ugo Rossi (Patt) profondo conoscitore della macchina e delle sue regole.