Al Muse tutti in maschera boom all’«Halloween day»
In duemila ieri al Museo della scienza: esperimenti e laboratori speciali alla scoperta di pipistrelli, insetti e lupi. Per vincere lapaura di certi animali
TRENTO. Ieri il Museo delle Scienze di Trento ha offerto ben più che dinosauri, uccelli di ogni genere, piante tropicali e serpenti: per la festa di Halloween il museo ha accolto un gran numero di vampiri, streghe e fantasmi. Una combinazione di fantasia che ha reso vincente anche quest’anno la proposta del Muse, che ha offerto l’entrata gratuita a chi si presentasse alle porte mascherato. Una volta entrati, bambini e genitori si sono ritrovati di fronte ad un grande numero di attività , guidate dai “pilot” presenti sul posto, guide pronte a spiegare lo scopo e il funzionamento di laboratori ed esposizioni installati per l’occasione.
Uno di questi era inserito nella mostra “Meet your neighbours”, per indagare a fondo le abitudini degli animali “spaventosamente piccoli” che si trovano attorno a noi, e di cui spesso ignoriamo l’esistenza. I più piccini per una volta non si sono impauriti di fronte ad insetti di ogni sorta, ascoltando ammaliati informazioni sull’habitat e le abitudini degli animali più piccoli e numerosi del pianeta.
Altrettanto è avvenuto con i pipistrelli, grazie alle attività del laboratorio “Chi ha paura dei pipistrelli?” che per tutto il pomeriggio di ieri hanno introdotto i visitatori nel mondo notturno di questa strana specie, sfatando molti miti ad essa collegati. Il mondo delle foreste – con i relativi abitanti - è stato approfondito grazie all’attività “Curiosità bestiali”, mettendo in mostra crani, zampe, denti e pelli degli animali del bosco da riconoscere e osservare; l’ occasione è stata utile anche per lanciare “Secondo me… il lupo”, il concorso di disegno incentrato su questo animale indetto dal Muse nell’ambito del progetto europeo “Life Wolfalps”.
«Il concorso mira ad approfondire la conoscenza dei lupi sulle nostre Alpi, ed in questo caso invita i bimbi a rappresentare il lupo come un protagonista di molte storie piuttosto che come un animale da temere», spiega Elisa Tessaro, dipendente del Museo. Infine, ha avuto luogo il “Muse robot horror show”, una sfida all’ultimo chip attraverso la creazione degli “Oblobots” – robot giocattolo assemblabili e stampabili in 3D, riempiti di pasta di sale tra lo stupore dei bambini presenti. «Un’iniziativa vincente, che ha curato l’intrattenimento per i bambini di diverse età», dice Daniela Rodler, «il più piccolo dei miei figli ha soprattutto disegnato, il più grande è affascinato dai laboratori sugli animali».
Animali da cui chiunque poteva essere travestito grazie ai volontari “Truccabimbi”,pronti a dipingere ognuno come il più affascinante degli abitanti della natura. Tra le duemila presenze registrate dal Muse nel pomeriggio di ieri, molti i visitatori provenienti da fuori provincia: così la famiglia padovana di Stefano Ambrosi, che entusiasta dice di aver scovato questa iniziativa su internet. Molti i misteri della natura, che a volte popolano gli incubi dei più piccoli, sono così svelati tra le pareti del Muse. Miti che sono stati alimentati anche dalla tradizione di Halloween così come la conosciamo oggi: pochi sanno però che la festa nasce con il popolo Celtico duemila anni fa, per celebrare la fine dell’estate, il ritorno delle greggi dai pascoli ed il ritorno delle anime dei morti nelle proprie famiglie.