Agricoltura biologica, primi frutti
L’iniziativa di “Orto in seme”: farro, grano saraceno, mais e ortaggi
TESINO. Ha dato i suoi primi frutti il campo coltivato a Castello Tesino dall’azienda agricola “Orto in seme” con il sistema biologico. L’area era stata ceduta gratuitamente dall’amministrazione comunale di Castello per permettere l’avvio di un progetto sperimentale di agricoltura sociale e di recupero di qualità antiche di cereali.Cristiano Tomasini e Rosella Graziola erano partiti a giugno con la coltivazione biologica di farro, grano tenero, grano saraceno e mais, ma anche ortaggi. I frutti della terra di Castello, ancora molto ricca perché mai stata sfruttata da un’agricoltura intensiva, sono stati subito venduti. «I prodotti provenienti dal campo di Castello - spiega Cristiano, che di mestiere fa l’imprenditore ed è titolare di Idrotech - sono stati molto apprezzati. Si sente la loro qualità a dimostrazione dell'effettiva forza, purezza e generosità di quel terreno. Se siamo arrivati a questo risultato è grazie all’amministrazione comunale di Castello e alla sua lungimiranza nel vedere la possibile nascita di un Bio-distretto che potrebbe riqualificare l’intero assetto economico della conca. Ed è per questo che sono già stati avviati i primi contatti con i paesi limitrofi».
L’iniziativa si propone due obiettivi, aggiunge Cristiano: «Vogliamo valorizzare la coltivazione dei grani antichi che in passato caratterizzavano anche il Tesino. Il progetto si ispira alla concezione del genetista italiano di fama internazionale Salvatore Ceccarelli, che da anni pratica la “ricerca scientifica partecipata”, ovvero una selezione delle sementi ad opera diretta dei coltivatori e che porta ad una selezione caratteristica per ogni tipologia territoriale e climatica e quindi adatta per natura al luogo in cui verrà messa a dimora Da qui l’idea di dare vita a una serie di prodotti tipici per la zona del Tesino, nei quali la popolazione si possa riconoscere autenticamente in quanto frutto degli sforzi e della caparbietà di una realtà di montagna che ancora si pone degli obiettivi alti che vadano oltre il mero tornaconto economico. Il secondo obiettivo è quello di creare delle opportunità di “dolce” formazione ed inserimento delle persone disagiate nel mondo del lavoro oggi troppo selettivo. Il prossimo anno ci siamo proposti di ampliare la produzione ed immettere sul mercato le prime farine e anche qualche interessante iniziativa per la trasformazione ed elaborazione delle materie prime. Grazie ad alcuni privati che ci hanno messo a disposizione i loro terreni avremo un aumento consistente dei prodotti, che permetterà al Tesino di entrare nel mercato dell'agricoltura biologica. Il nostro contributo sarà ancora più efficace se saremo in grado di coinvolgere altri produttori locali che già oggi stanno svolgendo un ottimo lavoro in tal senso e che si auspica vorranno con noi condividere questo innovativo progetto unendo gli sforzi verso un obiettivo comune». (s.f.)