TRENTO. E’ morto a 79 anni, colpito da un improvviso malore, Franco Oppici, per tutti il “Franco del Forst” tanto i trentini erano abituati a vederlo - mattina, pomeriggio e sera - all’ingresso della storica birreria di via Oss Mazzurana. Dopo la trasformazione del locale - voluta dalla casa madre nel 2011 - Franco Oppici si era ritirato nella sua casa di Fraveggio a fare il nonno a tempo a pieno e proprio durante una serata con i suoi familiari il suo cuore si è fermato.

Il termine “ristoratore” è sicuramente riduttivo per quest’uomo che per accontentare i suoi clienti di fiducia era capace di infilare la cravatta nella camicia, rimboccarsi le maniche e imbracciare la pala per infornare un paio di pizze fuori orario, quando il pizzaiolo aveva già lasciato il locale.

No, Franco Oppici è stato un testimone (e un protagonista al tempo stesso) di una Trento che forse non c’è più. Bastava osservare le foto appese alla parete della birreria per capire quante persone (e quante personalità) hanno fatto tappa alla sua Forst durante una visita in città: artisti, uomini di cultura e della politica, compresi i politici cittadini (soprattutto quelli del centro sinistra autonomista) che lì dentro si davano appuntamento per preparare una campagna elettorale e poi festeggiare il risultato in caso di vittoria.

Lì dentro noi giornalisti del Trentino abbiamo avuto per tanti anni un grande tavolo riservato nel salone al primo piano, in un’epoca più rilassata di quella attuale, in cui ci si poteva ancora concedere il lusso di mangiare stinco, strangolapreti, patate al forno e crauti in pausa pranzo. E lui ogni volta - che fosse mezzogiorno o sera - veniva sempre a farci visita per chiedere se il menu era stato di nostro gradimento (un’attenzione sincera che in realtà rivolgeva a tutti i clienti) ma soprattutto per sapere quali erano le novità e magari fornirci qualche spunto di cronaca cittadina da approfondire, con quella sua curiosità discreta.

Aveva 73 anni quando la casa madre Forst decise di rinnovare il locale. Probabilmente gli sarebbe piaciuto proseguire ancora alla guida di quella birreria dove nel corso di 33 anni si sono alternate ai tavoli, assieme ai camerieri storici, anche la moglie Bruna e le figlie Maria e Serena. Invece - dopo aver incassato tante manifestazioni di dispiacere per l’addio della gestione storica - decise di godersi la pensione.

Il funerale sarà celebrato questo pomeriggio alle 14 e 30 nella chiesa parrocchiale di Fraveggio. Lo piangono la moglie, le due figlie assieme ai nipotini e agli altri familiari. Una vita dedicata alla famiglia e al lavoro, ricorda chi gli ha voluto bene. Una vita dedicata anche alla sua città, aggiungiamo noi del Trentino, perché trent’anni in via Oss Mazzurana, caro Franco, non si dimenticano.

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