Accoglienza, 61 lavoratori ancora in cerca di occupazione
Trento. Sono 61 i lavoratori colpiti dai tagli al sistema dell’accoglienza ai richiedenti asilo ancora in cerca di un’occupazione. Ieri si è riunito il tavolo per i ricollocanti, con i rappresentanti...
Trento. Sono 61 i lavoratori colpiti dai tagli al sistema dell’accoglienza ai richiedenti asilo ancora in cerca di un’occupazione. Ieri si è riunito il tavolo per i ricollocanti, con i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil, Agenzia del Lavoro e Provincia, alla presenza anche del dirigente del dipartimento Politiche sociali Giancarlo Ruscitti.
L’Agenzia del lavoro ha diffuso una serie di cifre: dei 107 che hanno perso il lavoro, 61 risultano ancora disoccupati, con una ventina di persone circa che si sono dette interessate agli strumenti offerti dall’agenzia stessa. Trentacinque hanno contratti a tempo determinato, in molti casi con probabile rinnovo, 10 sono stati assunti a tempo indeterminato e una persona ha intrapreso un percorso di lavoro autonomo.
Al momento, dunque, per chi ha perso il lavoro a seguito dei tagli, sono stati messi a disposizione i servizi ordinari che l’agenzia offre a chiunque abbia perso il lavoro. “A parte la buona volontà espressa a parole anche dal dirigente Ruscitti, per ora non sono previste misure straordinarie o interventi particolari”, conferma Lamberto Avanzo, segretario della Fisascat Cisl. “Quello che noi abbiamo chiesto, insieme ai colleghi delle altre sigle, è che servirebbero percorsi pensati ad hoc per i tanti lavoratori che hanno già competenze specifiche, e quindi una formazione mirata. Dall’altra abbiamo chiesto che si crei un coordinamento tra cooperative e associazioni del terzo settore, per cercare di ricollocare chi è ancora senza lavoro. Manca una rete vera che sia funzionale al reinserimento, perché sicuramente chi ha lavorato con i migranti può avere competenze da spendere per altri tipi di utenza. Entro il 2021 calcoliamo che saranno in tutto 200 le persone lasciate a casa, e servono quindi azioni mirate”. V.L.