A scuola mezz’ora prima La protesta dei genitori

Gli alunni di Bondone, Baitoni e Bagolino arrivano a Tione troppo presto La lettera inviata alla Provincia per cambiare l’orario non ha avuto risposta


di Aldo Pasquazzo


BONDONE E BAITONI. Manca poco all’inizio del nuovo anno scolastico, ma la richiesta sottoscritta nel marzo scorso da ben 140 genitori residenti nei comuni di Bondone, Storo e Bagolino per ottenere il miglioramento del servizio di trasporto scolastico verso il Polo di Tione (Istituto Superiore “L. Guetti”, Cfp Enaip e Upt) non sembra essere stata nemmeno presa in considerazione. Lo si deduce dal prolungato silenzio, almeno finora, a livello provinciale.

Nella petizione fatta recapitare sia all’assessore ai trasporti Pacher che a Roberto Andreatta del medesimo servizio, i genitori chiedevano di ripensare l’attuale organizzazione del servizio, posticipando al mattino la partenza da Baitoni della corsa scolastica diretta a Tione di almeno 20, 25 minuti, in modo da evitare di far giungere i ragazzi a Tione alle 7.25 – 7.30, con un anticipo di ben 35 o 40 minuti rispetto all’orario di inizio delle lezioni (8.05).

«Siamo genitori di ragazzi che abitano in paesi fra i più distanti dagli istituti scolastici superiori di Tione (Bondone dista infatti 38 chilometri da Tione) e l’attuale organizzazione del servizio trasporti da troppi anni ci penalizza ulteriormente, facendo giungere gli studenti a destinazione con 35 – 40 minuti di anticipo» è quanto avevano denunciato mamme e papà del fondovalle. Ma a chiedere una revisione degli orari sono anche i genitori di Bagolino, i quali pur essendo in territorio bresciano, nel corso di questi ultimi anni guardano sempre con maggior attenzione all’offerta scolastica proveniente dal Trentino. Ebbene, essi vedono al mattino i loro figli partire da Bagolino alle ore 6.10 e molti di loro ritornare non prima delle ore 17.30 – 18. Si tratta pur sempre di ragazzi di 14 anni e quindi ancora in obbligo scolastico. Per i genitori di Baitoni e Bondone a parlare è il loro rappresentante, Ivan Cimarolli: «In questi mesi abbiamo bussato a più porte. Ma se da una parte abbiamo trovato un pieno sostegno alla nostra iniziativa da parte delle istituzioni locali (Comuni, Comunità di Valle ed istituti scolastici), dall’altra purtroppo abbiamo registrato un silenzio assordante da parte delle istituzioni provinciali. A nulla sono valse neppure le lettere che i sindaci di Storo, Bondone e Bagolino hanno ripetutamente inviato a Trento. Nemmeno una missiva che tutti assieme i tre dirigenti degli istituti scolastici superiori di Tione (Papaleoni, Salvaterra e Nicolussi) hanno spedito in Provincia nel giugno scorso ha sortito alcun effetto». I genitori sono delusi ma non rassegnati e Cimarolli spiega: «Siamo veramente dispiaciuti dal comportamento delle istituzioni provinciali, le quali non si degnano nemmeno di dare una risposta ad una legittima richiesta di ben 140 genitori, richiesta supportata anche da tre amministrazioni comunali e da tutti i dirigenti del polo scolastico di Tione. Mai come in questo momento sentiamo la Provincia lontana dai nostri problemi».

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