Ötzi vittima della frana astrale
Hempsell ha spiegato la sua teoria sull'asteroide del 3123 avanti Cristo
S.MICHELLE ALL'ADIGE. Forse Ötzi ha trovato la sua teoria, grazie ad una portentosa e famosa tavoletta astronomica sumerica, chiamata "Planisfera K8538": risale al tremila avanti Cristo. La tavoletta racconta qualcosa accaduto poco prima del sorgere del sole del 29 giugno dell'anno 3123 a.c. E per precisione va detto che si tratta di una copia di epoca assira dell'originale sumerico. Ieri il professor Mark Hempsell, astronomo britannico, ha presentato al pubblico e ai ricercatori l' affascinante ipotesi che la morte di Ötzi sia avvenuta a causa di un evento geologico di enorme dimensione: l'ingresso in atmosfera di un asteroide gigantesco, (più di un chilometro di diametro). L'asteroide, secondo i calcoli effettuati, sarebbe entrato in atmosfera sopra Delfi e poi si sarebbe disintegrato proprio nelle vicinanze del luogo di ritrovamento dell'uomo del Similaun (la Ötztal), ovvero sopra Köfels, che dista circa quaranta chilometri. Non si è trovato alcun cratere (una delle critiche immediate alla teoria) perché l'asteroide era divenuto una sorta di gigantesca palla di gas: avrebbe provocato una frana enorme, le cui tracce si riscontrano sul terreno di Köfels. L'onda d'urto avrebbe avuto una potenza micidiale, esercitando una pressione di due atmosfere, secondo i calcoli dei due autori e l'impatto avrebbe potuto produrre danni fisici e morte nell'arco di circa cento chilometri. Nel 2007 Hempsell aveva pubblicato un volumetto interessantissimo, insieme ad Alan Bond, considerato uno dei personaggi del secolo da Sunday Times Magazine. Bond è specializzato nell' interpretazione delle traiettorie di lancio di veicoli nello spazio e di quelle dei missili. Il libro dove si presenta la teoria dell'asteroide (ma dove non si parla di Ötzi) s'intitola "A sumerian Oberservation of the Köfels' Impact Event". Fu Bond a proporre a Hempsell di studiare il caso Köfels (una frana senza spiegazioni) e della famosa tavoletta sumerica (che non aveva interpretazioni), per puro piacere. Ne sono nati sei anni di lavoro e una teoria rivoluzionaria, in un certo senso. Per capire il senso della Planisfera, Bond ha studiato il sumerico e ha interpretato questo famoso reperto conservato da tempo presso il British Museum. L'interpretazione data da Bond del contenuto della tavoletta è - come lo definisce Hempsell - straordinario e affascinante. Si tratterebbe di una sorta di dettagliatissimo manuale di astronomia, diviso in settori, che però non sono - come si potrebbe credere - la suddivisione del cielo in quadranti di osservazione, bensì pagine di un'antichissima versione di un testo complesso, elaborato da conoscitori superbi del cielo stellato. E la Planisfera descriverebbe secondo Bond una notte precisa, in cui avvenne qualcosa di notevole, che meritava di essere raccontato. Bond sostiene che la tavoletta racconti proprio l'arrivo e descriva precisamente la traiettoria dell'asteroide, in volo drammatico dalla Mesopotamia fino al cuore delle Alpi. Ma i conti tornano con quanto finora riscontrato intorno al corpo del Similaun? Le date sì, perché finora la datazione proposta per l'età di Ötzi è verso la fine del quarto millennio avanti Cristo. Si spiegherebbe anche la mummificazione del corpo, (legata nella nuova teoria all'energia dell'onda di calore). Nel libro di Hempsell e Bond si stima una quantità di energia pari a dieci miliardi di tonnellate equivalenti di Tnt. Poi si spiegherebbe anche la dispersione verso sud-sud ovest dell'intero corredo di Ötzi. Ora vedremo come reagiranno gli archeologi, che custodiscono e da anni studiano la mummia amata e controversa. Al termine dell'esposizione, la teoria è stata fortemente contestata dalla direttrice del Museo archeologico di Bolzano, Angelika Fleckinger.
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