È ufficiale: a Bolognano riaprirà l’ufficio postale 

Clamorosa sentenza. Il Consiglio di Stato ha giudicato fondato il ricorso del Comune di Arco Betta: «Notizia splendida, battaglia lunga anni, finalizzata al ripristino di un servizio essenziale»


Gianluca Ricci


Arco. Bolognano tornerà ad avere un ufficio postale: il Consiglio di Stato ha infatti giudicato fondato il ricorso che il Comune di Arco aveva presentato nell’ottobre del 2015 contro la decisione di Poste Italiane di eliminare lo sportello di Oltresarca.

Perché l’azienda nazionale provveda a ripensare all’organizzazione del servizio sul territorio bisognerà però aspettare che la sentenza venga recepita ufficialmente dal Presidente della Repubblica: un’operazione formale, è vero, visto che la massima autorità del Paese solitamente procede a trasmettere agli interessati le decisioni del giudice speciale amministrativo, ma comunque istituzionale e necessaria.

Il prossimo passo

Solo a quel punto Poste Italiane e Comune di Arco potranno sedersi allo stesso tavolo, epidemia permettendo, e pianificare la riorganizzazione di un servizio preziosissimo per una comunità che può contare oltre 6mila cittadini, venuto a mancare nel settembre del 2015. La chiusura aveva sollevato proteste accese nella popolazione arcense.

Il commento

«Una notizia splendida – ha commentato il sindaco Alessandro Betta, che a suo tempo si era attivato insieme al Comitato di Partecipazione per far recedere Poste Italiane dalla loro decisione – che arriva in un periodo complesso e difficile per i cittadini. È l’esito non certo scontato, visto quanto successo a Rovereto, di una battaglia lunga anni, sentita da tutta la popolazione e finalizzata al ripristino di un servizio essenziale. Il Comune si dichiara fin da ora disponibile a ragionare con la controparte per studiare le modalità più adeguate al ricollocamento a Bolognano di quell’ufficio. A suo tempo avevamo offerto Casa Martinelli ad un canone più esiguo. Vedremo come l’azienda deciderà procedere».

Illegittimità

I giudici, dopo aver analizzato la pratica, hanno concluso che la decisione di chiudere l’ufficio postale non era corretta, tanto che l’atto contro cui il Comune ha fatto ricorso è stato dichiarato “illegittimo per carenza di motivazione”: oltre a non aver condotto alcuna istruttoria confrontandosi con il Comune, Poste Italiane ha giustificato la chiusura dell’ufficio di Bolognano per motivi esclusivamente economici, ma “la mera antieconomicità del servizio non può giustificare di per sé la chiusura di un ufficio postale”, altrimenti “cesserebbe di essere un vero e proprio servizio pubblico e regredirebbe a mera attività d’impresa”.

Il ringraziamento

«Tutto è bene quel che finisce bene – ha concluso Betta – ma senza la competenza dell’avvocato comunale Barbara Zampiero e del consigliere Gabriele Andreasi questa vittoria non l’avremmo ottenuta».













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