Si scava nel terreno per trovare i corpi di Laura e Peter, la disperazione dei parenti
Ris al lavoro ieri nella villa in via Castel Roncolo. Carla, Madé e il fratello di Peter presenti durante le analisi dei Ris: «Settimane molto difficili, chiediamo sia rispettato il nostro dolore che è immenso»
Il VIDEO L'intervista all'avvocato di Benno
LA VIDEOSCHEDA Dai sospetti all'arresto
BOLZANO. Coniugi scomparsi a Bolzano un mese fa, da ieri, 2 febbraio, si cercano i corpi nel giardino della loro villa. Le ricerche non si concentrano più solo nell’Adige o sul Renon. Finora non si è trovato nulla, nonostante un dispiegamento di forze messe in campo senza precedent. Negli scorsi giorni sono state fatte delle ricerche addirittura con delle simulazioni con manichini al ponte di Vadena.
Ieri pomeriggio, a sorpresa, gli inquirenti sono tornati di nuovo nella villa dei Neumair. La stessa dove viveva anche Benno Neumair, il figlio della coppia, in carcere con l’accusa di duplice omicidio e occultamento di cadavere. Con i pm anche gli uomini del Ris che hanno fatto dei rilievi nel terreno che circonda la casa. Ad assistere alle operazioni c’erano pure i familiari più stretti dei Neumair.
Ad assistere al lavoro dei carabinieri, c’erano Carla e Madé. La sorella di Laura e la figlia della coppia scomparsa. E anche il fratello di Peter, Günther. Una presenza silenziosa, la loro, come può essere quella di chi è stato all’improvviso di due familiari e ne vede un terzo accusato del duplice omicidio. Come può essere quella di chi, ormai da un mese, non sa dove siano un parente stretto. Un incubo, il peggiore degli incubi, che Carla, Madé e gli altri familiari stanno affrontando con grande compostezza e dignità. E nel silenzio, rifiutando i riflettori. “Per noi – ha detto Carla - sono settimane molto difficili, chiediamo sia rispettato il nostro dolore che è immenso. Vogliamo la verità».
Presente sul posto uno dei legali di Benno."Sono stati fatti accertamenti irripetibili" ha detto l'avvocato Angelo Polo, lasciando l'abitazione della famiglia in via Castel Roncolo. Secondo lui e il collega Moccia, Benno non è implicato nella scomparsa della coppia e per questo hanno chiesto la scarcercazione del cliente: “Il pericolo della fuga e della reiterazione del reato non sussiste”.
Laura Perselli, si è saputo intanto negli ultimi giorni, non era serena ed in qualche maniera temeva il figlio, proprio per il suo comportamento. È quanto trapela dagli atti dell’inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica dopo la scomparsa della stessa Laura e del marito Peter Neumair la sera del 4 gennaio scorso. Il giallo prosegue.