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«La Riva che vorrei»: cinque progetti in gara

Al via il concorso fra gli studenti rivani per progettare la città del dopo pandemia



RIVA DEL GARDA. Tre progetti dell’istituto tecnico «Giacomo Floriani», uno del Centro di formazione professionale Enaip alberghiero di Varone e uno del liceo «Andrea Maffei». Sono quelli che si sono iscritti al nuovissimo concorso «La Riva che vorrei, un’idea post pandemia», ideato dal Comune di Riva del Garda (su iniziativa dei consiglieri comunali Simone Fontanella, che ha la delega alle politiche giovanili, e Simone Chiocchia).

Precisamente, per l’istituto Floriani si sono iscritti la quarta Elettronica, la quinta Costruzioni, ambiente e territorio e la quinta Relazioni internazionali per il marketing; per l’istituto alberghiero la terza B gastronomia e arte bianca; e per il liceo Maffei un gruppo composto da alunni di tutte le quarte e le quinte. La novità ha l’obiettivo di responsabilizzare e avvicinare gli studenti al mondo del team working e, allo stesso tempo, di dare voce alle loro idee, troppo spesso sottovalutate, in merito a progetti per i giovani da realizzare sul territorio rivano quando la pandemia di covid-19 sarà terminata.

A breve sarà costituita una commissione che avrà il compito di selezionare il progetto vincitore, che sarà poi realizzato dal Comune in collaborazione con gli studenti. I parametri di valutazione saranno cinque: l'ecosostenibilità; l'innovazione; l'impatto sociale e culturale; la replicabilità; l'abilità di gestione del team di lavoro.













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