L’Alto Garda invaso da 6.000 podisti
Sulle strade di Riva ed Arco veri atleti, semplici amatori, intere famiglie e corridori a quattro zampe: uno spettacolo
RIVA-ARCO. Certo, c’erano gli atleti veri, quelli abituati a correre senza neppure sudare e a contendersi titoli iridati e medaglie olimpiche. La vittoria finale è stata solamente affare loro, e non poteva essere diversamente, ma sono altri i veri vincitori della «Move it Garda», la mezza maratona organizzata da Sandro Poli e sponsorizzata da Arcese Trasporti che si è disputata, ieri mattina, sulle strade fra Riva ed Arco. A trionfare sul traguardo posto sotto le finestre del municipio rivano sono stati soprattutto gli amatori, i corridori della domenica, quelli che si muovono sputando sudore e fatica e che gioiscono solo per aver portato a termine la loro impresa. E se ne sono visti tantissimi sul percorso altogardesano. È il popolo della corsa, composto anche da coppie di fidanzati abbracciati dall’inizio alla fine della gara, da intere famiglie capaci di correre e di darsi la carica, e da qualche podista a quattro zampe, fedelmente al seguito del proprio padrone.
Ancora una volta la mezza maratona, trasformatasi da «Half Marathon» a «Move it Garda Arcese», è stata un vero trionfo non solo sportivo ma anche di pubblico (tantissimi a seguire la gara su quasi tutto il percorso) e di socializzazione. Anche il tempo ha aiutato perché solo verso mezzogiorno, quando la gara si avviava verso la conclusione, il tempo ha cominciato a fare le bizze con il cielo che si è coperto di nuvoloni neri e le temperature scese di qualche grado. Prima, però, un bel sole ha fatto da contorno alla manifestazione per la gioia del presidente del comitato organizzatore Sandro Poli e per Aurora Arcese, che si è cimentata nella dieci chilometri (la 10k con partenza da Arco e traguardo a Riva, mentre la 21k ha preso il via in zona Baltera) assieme ad un folto gruppo di amici e dipendenti dell’azienda di trasporti di Arco.
Molti anche i politici locali che si sono meritati l’applauso e l’incitamento dei tifosi sparpagliati sul tracciato. Sfida nella sfida quella fra il vicesindaco di Riva Mario Caproni e il vicepresidente della Comunità di Valle Carlo Pedergnana, entrambi del Patt: la scommessa era che Caproni, non propriamente un atleta fatto e finito, avrebbe impiegato meno tempo a concludere la 10 chilometri rispetto a Pedergnana, che da qualche anno si è dato alla corsa, impegnato nella 21 chilometri. Alla fine ha vinto Caproni, che ha chiuso in 1 ora e 13 minuti, mentre Pedergnana ha finito in 1 ora e 38. Nella sfida fra tecnici della Busa il geometra rivano Patrick Lorenzi ha battuto i due architetti arcensi Davide Campetti e Roberto Faccio. Sarà per la prossima edizione.