Ricerca contro il cancro, alla biologa Rescigno il premio Pezcoller-Marina Larcher Fogazzaro
Studiosa della relazione tra microbiota umano e sviluppo dei tumori, è prorettrice vicaria all'Università Humanitas di Milano
TRENTO. È la biologa, docente di patologia generale e prorettrice vicaria con delega alla ricerca dell'Università Humanitas di Milano Maria Rescigno la vincitrice del premio Pezcoller Eacr-Marina Larcher Fogazzaro, dedicato alle scienziate nella ricerca contro il cancro. Rescigno è stata premiata in particolare per i suoi studi e le sue scoperte sulla relazione tra microbiota umano e sviluppo del cancro.
La professoressa - si legge in una nota - ha tenuto presso il Cibio dell'Università di Trento una conferenza sul tema del microbiota e dei tumori. "È stata una enorme soddisfazione perché il premio è molto competitivo", commenta Rescigno. "Attraverso le ricerche sul cancro, e in particolare sulla relazione tra microbiota e cancro, abbiamo identificato un microrganismo che è in grado di proteggerci dallo sviluppo dei tumori, poi abbiamo identificato dei meccanismi attraverso i quali il microbiota è importante per il processo di metastatizzazione delle cellule tumorali, e più recentemente abbiamo lavorato sull'efficacia dell'immunoterapia. Questo ci ha consentito di sviluppare dei prodotti - che si chiamano postbiotici - in grado di rendere le cellule tumorali più visibili al sistema immunitario, e di conseguenza potenziare l'efficacia dell'immunoterapia. La sperimentazione partirà a breve, e se sarà dimostrato che funziona sarà disponibile sotto forma di integratore alimentare. Noi pensiamo che la ricerca sul microbiota sia fondamentale per trovare nuove cure e per prevenire lo sviluppo dei tumori".
"Un onore averla scelta per questo premio che abbiamo istituito a partire dal 2020 in collaborazione con l'associazione europea di ricerca sul cancro e intitolato alla memoria di Marina Larcher Fogazzaro, importante sostenitrice della Fondazione", afferma il presidente della Fondazione Pezcoller Enzo Galligioni.
(foto Ansa)