Rave party abusivo ai piedi del Catinaccio: denunce e sanzioni
I carabinieri interrompono una maxi festa nel bosco organizzata via Telegram: fuggi fuggi generale, organizzatori nei guai, 38 giovani multati per mancato rispetto delle normative Covid
BOLZANO. I militari delle Compagnie di Bolzano e Ortisei hanno interrotto un rave party, organizzato da un gruppo di giovani in una proprietà privata, nel Comune di Nova Levante all’interno dell’area protetta del sito Unesco “Parco naturale Sciliar-Catinaccio".
I militari dell’Arma, avendo appreso la notizia grazie ad una efficace attività informativa, sono intervenuti in forze, verificando sul posto la presenza di circa 150 giovani, provenienti da tutto l’Alto Adige.
Gli organizzatori avevano diffuso l’invito via social tramite Telegram, dando istruzioni ben precise a chi avesse voluto partecipare alla festa, specificando di non divulgare la notizia e di non farsi notare dalle forze dell’ordine. Gli organizzatori avevano persino suggerito di non parcheggiare nelle vicinanze del posto per non dare nell’occhio, aggiungendo di portare vestiti pesanti per poter resistere diverse ore al freddo della notte in montagna.
Sul posto avevano allestito un vero e proprio palco con un tanto di potenti casse musicali, nonché vari stand per la vendita di alcolici e superalcolici: per entrare si doveva pagare un vero e proprio ticket in denaro, tanto che su questo aspetto c’è la lente della Guardia di Finanza per evasione fiscale.
Sul posto i militari dell’Arma hanno potuto verificare che nessuno degli organizzatori aveva richiesto le previste autorizzazioni, procedendo all’allestimento di impianti hi-fi e stand senza tener assolutamente conto della pandemia da Covid-19.
Tutti i presenti sono stati sorpresi in assembramento e senza protezioni per le vie respiratorie.
I tre organizzatori del rave party saranno deferiti all’autorità giudiziaria proprio per tale motivo, nonché per il disturbo arrecato alle specie animali con la musica ad altissimo volume.
Uno dei giovani controllati, palesemente ubriaco, per cercare di allontanarsi e sottrarsi al controllo ha spinto alcuni carabinieri e pertanto sarà denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e sanzionato per ubriachezza.
Sul posto, poi, è stato segnalato al prefetto quale assuntore di stupefacenti un altro giovane che aveva indosso della marijuana, sequestrata per il successivo invio al laboratorio analisi dell’Arma.
Sono state contestate, infine, 38 sanzioni amministrative per il mancato rispetto della normativa in vigore, tesa al contrasto della diffusione del Covid-19.
Il servizio, parzialmente inficiato dal fuggi-fuggi generale (favorito dalla presenza di una fitta area boschiva) determinato dalla vista dei militari in uniforme, ha consentito di interrompere di fatto l’assembramento.
I militari dell’Arma hanno fatto in modo che i ragazzi presenti, che avevano assunto sostanze stupefacenti e alcoliche, non si mettessero alla guida, in modo tale da non risultare un pericolo per loro stessi e per i fruitori della strada.