Più aule, turni e lavoro da casa: ecco la nuova scuola trentina
L'assessore Bisesti ha illustrato in consiglio le misure previste. Niente gite scolastiche il prossimo anno. Orari differenziati per favorire i trasporti. Più locali per le mense
TRENTO. Ecco come sarà la scuola trentina al tempo del Coronavirus. L'ha illustrata l'assessore Mirko Bisesti in consiglio provinciale.
I mezzi di trasporto adibiti al servizio scolastico vedrebbero ridotta l’attuale capacità di movimento degli studenti ad un valore inferiore al 50% di quello attuale. Per ovviare, almeno in parte, a ciò si potrebbe solo pensare a rivedere significativamente il tempo scuola al fine di differenziare gli orari di avvio e di conclusione delle lezioni, così da evitare le attuali concentrazioni.
Analogo ragionamento dovrebbe essere fatto per le mense: per l’accesso al servizio di ristorazione scolastica, visto che gli spazi dimezzerebbero l’attuale capienza, secondo Bisesti si può pensare a modalità alternativa di somministrazione dei pasti impiegando anche altri locali. E tra essi potrebbero considerarsi le stesse aule ovvero riducendo i rientri pomeridiani in modo tale da ridurre gli accessi quotidiani al servizio di mensa.
Per l’attività didattica sia l’orario giornaliero sia quello settimanale e annuale delle lezioni dovrà essere ripensato tenendo conto di tutti i vincoli presenti e avendo come linea guida la conservazione necessaria delle attività essenziali, tenendo conto delle età e delle situazioni di disagio e dei bes. Sotto il profilo logistico, ciascuna istituzione scolastica sarà chiamata ad una verifica puntuale delle capienze in rapporto al numero degli studenti e degli insegnanti potenzialmente presenti in classe. Esemplificando in una classe di 45 metri quadri andrà indicato a livello di sicurezza sanitaria il numero massimo di presenze possibili in contemporanea.
Potenzialmente andrebbe valutata anche la reale possibilità di articolare il servizio scolastico impiegando il maggior numero possibile di aule disponibili, ma anche di turnazione degli studenti con frequenze antimeridiane e pomeridiane.
Oltre a questi aspetti essenziali, grande importanza dovrà essere garantita alle fasi d’ingresso e di uscita dalla scuola come ai momenti di ricreazione. Si dovranno conservate le prescrizioni relative a: dispositivi di sicurezza, igiene personale, arieggiamento costante dei locali e sanificazione degli spazi. Ossia tale impianto organizzativo garantirà ulteriori e necessarie condizioni di sicurezza per l’attuazione del servizio scolastico.
Su questi aspetti, vista la diversificazione e articolazioni delle scuole, la Provincia fornirà alle istituzioni linee guida fondamentali e indicazioni operative valide per l’intero sistema, lasciando spazi di autodeterminazione organizzativa per una migliore e più efficace definizione delle modalità concrete di avvio del servizio scolastico.
Le anticipazioni delle linee guida della Provincia autonoma di Trento per la ripartenza dell’attività. A breve, ha preannunciato l’assessore, la Giunta approverà le linee guida per la ripartenza dell’attività didattica. Esse saranno il frutto di alcuni gruppi di lavoro che stanno già operando in questi giorni. Cardini imprescindibili delle linee guida saranno, l’autonomia scolastica che permetterà a ciascun istituto di agire in collaborazione con gli altri enti e associazioni del territorio anche per reperire spazi, ecco il secondo punto, per evitare eccessive concentrazioni di persone nelle singole classi e rispettare le prescrizioni mediche. Si sta pensando per questo a una turnazione delle classi, con attività che possono essere fatte da casa. Sarà molto per questo differenziare e concentrarsi anche sulle caratteristiche degli studenti. Mentre quindi i laboratori saranno necessariamente a scuola in presenza, le lezione teoriche si potranno svolgere in remoto con postazioni da casa o utilizzando le postazioni nelle aule informatiche delle scuole.
Bisesti ha escluso i viaggi di istruzione all’inizio del prossimo anno scolastico. Ancora, le prime classi della primaria avranno più tempo in classe rispetto alle quinte. Idem per le scuole secondarie. Più si va avanti con l’età dello studente, maggiore è la sua autonomia e maggiore deve essere la sua responsabilizzazione. Per la fascia 0-6 anni Bisesti prevede che la Pat abbia insieme ai Comuni la maggiore autonomia decisionale pur nel rispetto delle norme sanitarie impartite dai Dpcm. “Siamo consapevoli che il ritorno alle attività produttive comporterà in molte famiglie il problema della conciliazione del lavoro con la cura dei figli. Ma auspichiamo che il governo ampli per tutti i lavoratori con figli il congedo straordinario stabilito per il Covid-19. Una volta che questo strumento sarà adottato, come amministrazione provinciale lavoreremo per potenziare gli assegni unici alle famiglie e sull’incremento di risorse per i voucher famiglia per i servizi conciliativi”.
Ora tagli a favore delle imprese, ma la scuola avrà risorse con l’assestamento. L’assessore ha detto di comprendere il malumore delle organizzazioni sindacali per il mancato adeguamento contrattuale legato al pubblico impiego nel settore scuola in quanto per l’emergenza le risorse sono state dirottate sulle imprese. E ha spiegato che “siamo stati costretti ad operare questa scelta per i tanti settori del privato forzatamente chiusi e il sacrificio è stato dovuto alle limitate risorse in nostro possesso. Ma Bisesti ha annunciato che comunque "nell’assestamento la Giunta prevede ulteriori fondi per la scuola che colmino soprattutto il digital divide".