Successo e polemiche per il Festival dei fiori
Levico terme. L’«armonia di colori» della quarta edizione del Festival dei fiori organizzato dal Consorzio Levico Terme in Centro con il debutto del nuovo presidente, Efrem Filippi, si è conclusa in...
Levico terme. L’«armonia di colori» della quarta edizione del Festival dei fiori organizzato dal Consorzio Levico Terme in Centro con il debutto del nuovo presidente, Efrem Filippi, si è conclusa in bellezza grazie all’improvvisa comparsa di una primavera inoltrata degna di questo nome. In chiusura, una fiumana di gente ha goduto della via Dante dipinta di fiori in fasce di diverse tonalità pastello, allestita di addobbi e installazioni che rimarranno per l’intera stagione.
Residenti critici
Una via fiorita che ha però fatto risaltare anche la desolazione della parallela via Garibaldi utilizzata per l’occasione come «via di servizio a via Dante» secondo la tranciante definizione di Giuliano Gaigher che nella via più antica di Levico gestisce «da una vita» un negozio di articoli per la casa. «Qui in via Garibaldi – ha detto Gaigher – parcheggiano le macchine in divieto di sosta e non passa nessuno, quando bastava pensare di chiudere l’anello con la piazza e mettere qualche installazione fiorita anche nella nostra strada». «Sempre così – dice un’altra negoziante – anche quando passa la banda qui da noi hanno sempre gli strumenti in spalla». «Per via Garibaldi – dice Luciano Pasquale, ex presidente dell’Unione Commercio di Trento -, c’era a suo tempo, una volta concluso il parcheggio Ognibeni e l’arredo di Via Dante, un bel progetto studiato con l’Uct che prevedeva di trasformarla in una via per l’artigianato ed ero riuscito a farmi stanziare centomila euro per trasformarla in un’isola pedonale allargata. Ma i commercianti non hanno saputo vedere più in là del proprio naso e quei soldi sono stati invece adoperati come quota commercianti per entrare nel Palaexpo».
Una polemica che promette di tenere banco nei primissimi atti amministrativi della nuova amministrazione. F.Z.