Palazzo Malfatti diventerà un luogo dedicato alla cultura

Altopiano della Vigolana. Palazzo Malfatti, lo storico palazzo collocato all’interno di un grande parco all’entrata del paese di Vigolo Vattaro, oggetto di desiderio per moltissime amministrazioni...


Carlo Bridi


Altopiano della Vigolana. Palazzo Malfatti, lo storico palazzo collocato all’interno di un grande parco all’entrata del paese di Vigolo Vattaro, oggetto di desiderio per moltissime amministrazioni comunali degli ultimi settant’anni, oltre che per la popolazione, dopo moltissimi tentativi sempre andati a vuoto grazie alle capacità diplomatiche del sindaco del Comune Altipiano della Vigolana, Paolo Zanlucchi ed alla sensibilità dell’attuale proprietaria l’architetto Ida Pavesi Malfatti è stato riaperto per una serie di eventi culturali. Zanlucchi che ha conservato anche la delega alla cultura, è riuscito là dove tutti gli altri sindaci avevano fallito, ed ora la comunità di Vigolo ha potuto finalmente apprezzare l’ideale location per molte iniziative culturali che per un intero mese si sono svolte sia all’aperto nel bellissimo parco che circonda Palazzo Malfatti che all’interno in caso di cattivo tempo. Ma secondo il sindaco questo può diventare polo culturale e di attrazione non solo per gli abitanti della Vigolana e per i turisti ma anche per la città di Trento e la zona dei laghi di Caldonazzo e Levico. E’ una grande ed importante novità perché salvo alcune feste degli alpini nel dopo guerra il palazzo era stato occupato solamente per poche settimane dalla famiglia Malfatti di Rovereto, che ne è proprietaria fin dal 1840 per brevi periodi di villeggiatura. Per il resto l’unico periodo di lunga occupazione risale alla seconda guerra mondiale quando il palazzo era diventato sede del comando delle truppe di occupazione. Ma non solo, i vigolani che abitavano nelle vicinanze utilizzavano le cantine del palazzo come rifugio durante gli attacchi aerei. Durante la prima guerra mondiale Vigolo era molto vicino al fronte, ed era usato come ricovero dei molti prigionieri italiani costretti ai lavori forzati sul fronte austro-ungarico.

Ora con la nuova stagione di collaborazione che il sindaco ha saputo instaurare, il parco potrebbe anche essere aperto alle scuole elementari e medie che si trovano ad un centinaio di metri e che in tempo di Covid 19 sono alla ricerca di spazi all’aperto per i bambini.

Palazzo Malfatti, per gli abitanti di Vigolo Vattaro ha sempre avuto un fascino particolare, vuoi per il fatto che è circondato da un grande parco tutto pianeggiante in una zona dove i campi in giro sono spesso scoscesi, e di dimensioni di un decimo, vuoi per le grandi piante di faggio, abete e ippocastano secolari. Ma per noi rivestiva anche una dimensione quasi di invidia per il signorotto che disponeva di un palazzo molto capiente con grande parco; e vuoi per il fatto che l’alta rete metallica a protezione del parco ed un’alta siepe all’interno davano allo stesso un senso di segreto. Ma pochi sapevano che fra il 1545 e il 1563 in occasione del Concilio di Trento era diventata residenza estiva degli alti prelati che partecipavano al Concilio.

Ma ora per il palazzo Malfatti si apre una nuova era che lo vedrà al centro di un progetto culturale che l’amministrazione comunale, la contessa Malfatti e Trento Spettacoli/Spazio Off.













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