“M’han fatto soldato...” tra battaglie e fratellanza 

A Viarago si stanno svolgendo le prove dello spettacolo scritto da Claudio Morelli una riflessione sullo sfondo della Grande Guerra che andrà in scena al Comunale


di Roberto Gerola


PERGINE. Tre sono gli interpreti della recita in programma a fine mese nell’ambito del centenario della fine della Grande Guerra, con riferimento all’Adunata degli alpini di maggio. Ancora una volta la recita si basa su un testo scritto da Claudio Morelli, che ormai è autore noto ai perginesi per le sue performance letterarie sempre colme di sentimenti e soprattutto di contenuti chiari, facili da seguire, con messaggi che entrano nel cuore. Indimenticabile la commedia “Son partito giallonero sono tornato tricolor” scritta e proposta in teatro sul dramma di chi era andato in guerra con la divisa austriaca ed è ritornato trovano italiano. Ora, sul tema ecco “M’han fatto soldato…”: titolo della recita che vuole essere riflessione sulla prima guerra mondiale.

Tre appunto i personaggi: Marco (Marco Vicentini), Gilberto (Marcello Carlin) e Kurt (Sandro Zampedri) il soldato austriaco. Una semplice frase nell’ambito della scena che si svolge sul palco sembra essere particolarmente significativa a dimostrazione della costante capacità di Claudio Morelli di immedesimarsi in quanto scrive e racconta: «Prima ci spariamo addosso e poi ci aiutiamo», dice Marco a Kurt (ferito) e incontrato dopo che l’amico e compaesano Gilberto era caduto sotto i colpi del nemico.

Marco e Gilberto sono due alpini e compaesani che insieme sono in trincea pronti all’assalto per conquistare una vetta. Tra i due appunto la riflessione sulla guerra, fermi nella volontà di combattere per la Patria, ma anche uomini. Una recita breve che mostra anche i valori che hanno accompagnato gli alpini in tempo di guerra e che accompagnano sempre anche in tempo di pace con, soprattutto, la solidarietà, l’aiuto a chi è in difficoltà. E mostrare questi valori in questi tempi difficili e dare anche significato all’Adunata, non solo “festa”, ma anche fratellanza come avviene appunto tra Marco e Kurt. Tanto che per la conclusione, una voce narrante descrive «lo spirito che anima il corpo degli alpini». Il tutto avviene mentre sullo schermo scorrono documentari sulla Grande Guerra.

Lo spettacolo, in programma il 27 aprile in teatro a Pergine, è allestito nell’ambito dell’iniziativa “Aspettando l’Adunata” e comprende anche il coro Castel Pergine: propone alcuni canti come “L’è ben ver” (all’inizio) e altre alla fine (“Il mio ben”, “Ai preat”...). Vengono lette anche poesie (di Cesare Ungaretti, che combatté durante la Grande Guerra), di Gerog Trakl, di Bertold Brecht. Poi letture di Gregorio Pezzato (dirigente Ana Trento), di Lino Beber (commemorazione Caduti), di don Marco Morelli (riflessione sulla pace).

Uno spettacolo (la regia è di Sandro e Lorenzo Zampedri e collaboratori) quindi a più mani che vede anche Gabriele Buselli presentatore e l’equipe formata da Alessandro Bencivenga, Adriano Alessandrini, Elena Leonardelli per la parte immagini/video di corredo. I tre attori sono delle Filo di Canezza e di Viarago (teatro dove si stanno svolgendo le prove).













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