baselga di piné 

Le antiche tradizioni agricole rinascono sull’altopiano

BASELGA DI PINÉ. C’è nell’aria la voglia di recuperare l’arte e i vecchi mestieri del passato. Sull’altopiano di Piné, un gruppo di giovani amici, nell’autunno del 2015 ha iniziato a preparare il...



BASELGA DI PINÉ. C’è nell’aria la voglia di recuperare l’arte e i vecchi mestieri del passato. Sull’altopiano di Piné, un gruppo di giovani amici, nell’autunno del 2015 ha iniziato a preparare il terreno, con arature e fresature, per recuperare la cerealicoltura che, in passato ha avuto un’importante attività di sostentamento per la comunità dell’altopiano. Hanno iniziato con la semina autunnale, a mano, di alcuni piccoli appezzamenti di terreno a segale per permettere la germinazione invernale, racconta Damiano Fedel, «poi, con pochi vecchi attrezzi e, soprattutto, manualmente abbiamo raccolto le messi a metà agosto, separando il grano dal resto della pianta. Con un po’ più di pratica e con l’aiuto di una mieti-trebbiatrice la stagione 2016 è stata più semplice e il raccolto di ottima qualità». La farina, senza prodotti chimici, è stata utilizzata in cucina e ha dato ottimi risultati. L’esperimento continuerà con la coltivazione dei cereali, prosegue Fedel, «consapevoli che si tratta di un’attività poco remunerativa, ma in grado di dare grande soddisfazione personale, oltre a un prodotto sano e locale». E, anche i meno giovani sono altrettanto decisi a utilizzare i vecchi mestieri per alimentarsi correttamente. Carlo Giovannini, ex bancario tornato alla sua attività preferita, l’agricoltura, oltre a essere un esperto apicoltore, si è reso promotore del recupero delle antiche attività dell’Altopiano. Recentemente, assieme ad alcuni amici ha scelto, in un piccolo allevamento della Valsugana, un maialino alimentato con ghiande e cibi sani, seguendolo nella sua crescita, e, a fine dicembre, dopo averlo ucciso con le indicazioni di un esperto, Mario Tessadri, hanno cominciato a preparare le “luganeghe, i brusti, i codeghini”, come si faceva una volta. Il risultato è stato davvero eccezionale: gusto, sapore e qualità d’altri tempi. (g.s.)













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