Il sipario del Comunale si alza per “Ciò che non si può dire”
PERGINE. Il cartellone del Teatro Comunale comincia a entrare nel vivo e si arricchirà sul finire della settimana con un appuntamento del calendario di Fuori Stagione. Domani alle 20.45 andrà in...
PERGINE. Il cartellone del Teatro Comunale comincia a entrare nel vivo e si arricchirà sul finire della settimana con un appuntamento del calendario di Fuori Stagione.
Domani alle 20.45 andrà in scena “Ciò che non si può dire” tratto dal racconto del Cermis di Pino Loperfido. La regia è di Mirko Corradini e sul palco vi sarà un inedito Mario Cagol. La storia è – purtroppo – molto nota: il 3 febbraio 1998, un aereo Prowler della base militare Usa di Aviano (Pordenone) trancia di netto i cavi della funivia del Cermis, in Trentino. Una cabina precipita nel vuoto causando la morte di tutte le venti persone che vi erano a bordo. In questo monologo il racconto è affidato a un protagonista, il manovratore del vagoncino che saliva verso la stazione intermedia, che restò appeso nel vuoto per un tempo indefinito, prima che un elicottero riuscisse a portarlo a terra.
Sabato arriva a Pergine una tappa di “UploadOnTour”. Alle 20.30 al via la serata nel corso della quale si esibiranno Eugenia Post Meridiem e tre 3 iscritti all'11ª edizione di UploadSounds, una per ogni provincia dell’Euregio: Luciano Forlese (Trentino), Marc Perin (SouthTyrol), Die Wohngemeinschaft (Tyrol). Eugenia Post Meridiem prende forma nell'estate 2017 dall'incontro di Eugenia (voce, chitarra) con Matteo (basso), Giovanni (chitarra solista, tastiere) e Matteo (batteria, percussioni). Dopo 3 singoli di rilievo, il loro 1ª album è in uscita proprio questa settimana. La serata si svolgerà nel foyer del Teatro in collaborazione con il bar del Teatro.
Il cartellone di Effetto Festival propone lunedì 14 “Roma” di Alfonso Cuarón. La storia è ambientata in Messico nel 1970. Roma è un quartiere medioborghese di Mexico City che affronta una stagione di grande instabilità economico-politica. Cleo è la domestica tuttofare di una famiglia benestante che accudisce marito, moglie, nonna, 4 figli e un cane. Tutto convive in un sistema contraddittorio ma simbiotico in cui le tensioni sociali non tarderanno a farsi sentire, catapultando il recupero delle terre espropriate in cima all'agenda dei politici in cerca di consensi. Inizio alle 20.45.
Altro appuntamento con la cellulosa sarà martedì 15. Alle 20.45 verrà proiettato “Rwanda” di Riccardo Salvetti. Una storia vera, ambientata durante il tragico genocidio del popolo Tutsi in Rwanda, nella primavera del 1994. Una vicenda spesso sconosciuta, che il film si prefigge di analizzare attraverso gli occhi dei suoi protagonisti. Mara Moschini, che ha diviso prima il palco e poi lo schermo con Cortesi, evidenzia la volontà del gruppo di valorizzare l'impegno sociale con cui hanno proceduto alla lavorazione delle varie fasi del film (ad esempio, coinvolgendo 480 persone provenienti da 24 paesi africani, spesso immigrati o rifugiati, tra le comparse). Gli attori Cortesi e Moschini saranno presenti alla proiezione.