Castel Pergine, rinviato il rogito
Il presidente della Fondazione: «Tutto è in regola, ma per motivi tecnici si firmerà il 29 novembre»
PERGINE. Rinviata all’ultimo momento la firma del “rogito”. «Motivi tecnici - spiegae Carmelo Anderle, presidente della Fondazione - anche se tutto è in regola». Ieri ha, infatti, comunicato che «si è giunti alla fase conclusiva e il rogito di comune accordo con la Famiglia Oss si firmerà il 29 novembre per consentire all’attuale gestione di completare le operazioni di chiusura oltre che per permettere le traduzioni di tutti gli atti nelle due lingue in cui andranno sottoscritti (italiano e tedesco). In questo modo si consente al Comune di Pergine di completare l’iter per lo stanziamento del suo contributo ed essere così sottoscrittore fin dal giorno dell’acquisto. Il consiglio di amministrazione sta infine pensando di organizzare un momento di festa con la comunità in collaborazione con associazioni ed enti coinvolti nell’iniziativa popolare di acquisto».
In sostanza, i soldi ci sono, il budget è stato raggiunto per rispettare così le condizioni poste dalla Provincia. Si aggiunge soprattutto la delibera del Comune di Pergine sui 100.000 euro erogati in base al bando pubblicato per sovvenzionare iniziative culturali. Anche la Cassa rurale Alta Valsugana ha deliberato la settimana scorsa sia sulla concessione del contributo a fondo perduto (100.000 euro), ma anche per la sottoscrizione del mutuo (fino a 1,5 milioni di euro). Il tutto viene integrato dal contributo di 1.846.000 euro erogati dalla Provincia, che ha permesso l’intera operazione. I sottoscrittori privati hanno raggiunto la quota di 400.000 euro con alcune ultime donazioni anche “estere”, tanto per far comprendere il livello di condivisione dell’iniziativa avviata dal comitato promotore.
Dopo gli anni di gestione da parte di Luigi Fontanari e quelli della coppia Theo e Verena che ha lasciato l’anno scorso, sono subentrati i due giovani Daniele (nipote di Luigi Fontanari) ed Elisa: lui con in particolare il compito di curare la cucina, lei con quello dell’albergo e la gestione amministrativa in generale. Hanno avuto l’appoggio di Theo e Verena, ma hanno dato anche la propria impronta. Entrambi sono pronti a proseguire anche nei prossimi anni.
Occorre tuttavia provvedere a tutte quelle formalità previste per dar attuazione all’azione della Fondazione. Si parla soprattutto dell’assemblea dei soci, della nomina degli organi di governo, di avviare l’operatività affinché il castello con la parte turistico – economica, ma anche storico culturale prosegua sulla strada tracciata specie come punto di riferimento della comunità perginese anche come ricaduta economica. Artigiani, produttori, aziende in generale possono evidentemente collaborare alla gestione anche a proposito della manutenzione e della innovazioni che sono in programma. Per intanto, come si è detto ci sarà un momento di festa con quanto hanno sottoscritto l’acquisto del maniero con la Fondazione ad aver per altro, già predisposto un programma di iniziative per la stagione turistico – culturale del 2019.
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