Capre sparite, allarme lupi in valle dei Mocheni
Il sindaco di Frassilongo, Bruno Groff: «Una quindicina di capi non si trovano e almeno quattro cuccioli sono stati sbranati. Temiamo l’invasione del Lagorai»
VALLE DEI MOCHENI . I cinghiali non sono ancora arrivati in Valle dei Mocheni limitandosi a qualche scorreria sulle pendici del monte Orno e della Panarotta, ma i lupi sembrano ormai una realtà in valle anche se solo (per ora) nella zona a monte di Kamaovrunt e a Stòana in particolare. La denuncia viene in questi giorni da Bruno Groff, sindaco di Frassilongo (e Roveda con appunto Kamaovrunt).
«Abbiamo alcuni allevatori - ci spiega - sul nostro territorio con un centinaio di capre soprattutto. Durante l’estate sono sostanzialmente libere e le si possono incontrare in quota sui prati del Fravort, del Gronlait e oltre. In inverno vengono recuperate per poi rappresentare un fonte importante per contribuire al reddito familiare. Solo che in questi giorni sono spariti numerosi piccoli. Si parla di almeno quattro capi divorati e una quindicina quelli spariti, lasciando non poche tracce».
Accanto alla denuncia del danno da parte degli allevatori, c’è anche un aumento delle preoccupazioni per la sorte di questi animali. «C’è stato anche chi si è trasferito in zone più sicure per il momento - aggiunge Groff -, mentre altri hanno recuperato gli animali e li lasciano liberi sono di giorno e nelle vicinanze». In sostanza si chiedono interventi per contrastare l’incremento del numero di capi. «Sicuramente provengono dalla Valsugana - spiega ancora - e c’è il pericolo che invadano il Lagorai».
Frassilongo con i suoi territori in quota rappresenta la porta del Gruppo del Lagorai insieme Fierozzo e Palù del Fersina. E nel Lagorai è già stata appurata la presenza di lupi che, provenienti dalla Lessinia, hanno prima invaso le Vezzene per poi spostarsi anche sull’altro versante della Valsugana interessando i paesi come Ronchi Valsugana, Torcegno e Telve. E Ronchi, occorre ricordare, è appena al di là delle montagne mochene. Dalle notizie che circolano, un branco di lupi è stato individuato al Passo di Cinque Croci.
«Si chiedono interventi rapidi - conclude Groff - prima che gli allevatori incontrino vere e proprie difficoltà nella propria attività agricola».
Se per i cinghiali ci è mossi e con ottimi risultati, per i lupi siamo agli inizi. Proprio ieri, Giuliano Andreatta, rettore della Riserva di Pergine, parlava di una quindicina di capi di cinghiali già abbattuti tra il versante Marzola e quello del Monte Orno e Panarotta. «E’ un’attività venatoria divenuta molto interessante - ci spiegava -, con una cinquantina di nostri soci particolarmente attivi».