Oggi la conferma della zona bianca in Trentino (da lunedì)
I dati sono incoraggianti. E con il cambio di colore si va verso una "quasi normalità”
Fugatti: attendiamo l’ufficialità
TRENTO. Si va verso un Italia monocolore: tutta bianca. Situazione che si dovrebbe raggiungere a fine mese. Intanto dovrebbe essere il Trentino a cambiare colore da lunedì 14.
E lo dovrebbe fare assieme a Lombardia (questa settimana 23 casi ogni 100mila residenti), Piemonte (25), Emilia-Romagna (21), Lazio (23), Puglia (25). Il dato della provincia di Trento è di 25 casi ogni 100mila abitanti).
Cosa cambierà? Molto perché la vita in zona bianca si avvicina molto a quella pre pandemia.
Non c’è il coprifuoco (la cui abolizione è prevista comunque anche in zona gialla dal 21 giugno) e si applicano solo le misure anti contagio (distanziamento, igiene e mascherine).
E sono state anticipate le riaperture delle attività economiche e sociali previste per la zona gialla. Sono ripartite perciò fiere, congressi, parchi a tema. Ma anche feste di nozze (con green pass per gli invitati) piscine al chiuso, sale giochi, stabilimenti termali e palazzetti dello sport al chiuso.
Le discoteche sono aperte solo per il servizio bar e ristorante. E ancora vietato balle ma si sta studiando una soluzione: un’ipotesi è di vincolare l’accesso al possesso del green pass.
Quanto a bar e ristoranti, non è previsto nessun limite per i commensali seduti ai tavoli all'aperto. Il governo ha accettato la proposta della Conferenza delle regioni e delle province autonome di far cadere i limiti all'aperto per le attività di ristorazione e di estendere il tetto massimo al chiuso, che passa fino al 21 giugno da 4 a 6 persone per tavolo (poi potrebbe cadere ogni restrizione, ndr).
In zona bianca è consentito inoltre visitare amici e parenti, senza limiti nel numero di persone che si spostano. In zona gialla il limite è invece di quattro persone oltre ai figli minorenni o persone con disabilità.