Racchiuso in un libro Sporminore di una volta
SPORMINORE. Frammenti di storia di Sporminore racchiusi e custoditi in un libro che attraverso testimonianze preziose racconta i tempi che furono tra emozioni, identità, ricordi.“Sporminore racconta...
SPORMINORE. Frammenti di storia di Sporminore racchiusi e custoditi in un libro che attraverso testimonianze preziose racconta i tempi che furono tra emozioni, identità, ricordi.
“Sporminore racconta – «Sono emigrati quasi tutti»” è un volume, scritto da Marco Romano, che raccoglie 15 interviste ad anziani del paese e che profuma delle case di una volta, di passato, di tradizioni. Un volume che parla dello Sporminore “de ‘sti ani” e di emigrazione, di povertà ma anche di nuove prospettive. In particolare dalla fine della seconda guerra mondiale in poi.
«Siamo partiti con questo progetto più di 10 anni fa – ha esordito il sindaco Giovanni Formolo alla serata di presentazione del libro – con l’intento di creare un volume che raccogliesse le testimonianze dei nostri anziani come patrimonio della comunità».
Verba volant, scripta manent: con questo spirito e questo obiettivo ha preso forma il libro. «Abbiamo voluto dare una forma concreta alle parole, ai racconti, perché rimangano nel tempo – ha proseguito Formolo –. Ma anche perché le parole “volino”, stimolino la voglia di raccontare la propria vita e le proprie esperienze. La speranza è che questo lavoro germini altri racconti, il desiderio di narrare e di ascoltare».
Alla serata di presentazione in sala civica a Sporminore – che è stata anche trasmessa in diretta Facebook e seguita dal Canada, dagli Stati Uniti, dal Giappone e da varie località d’Italia – non poteva mancare l’autore del libro, Marco Romano. «Credo che quattro parole, particolarmente significative, riescano a rendere l’idea di cosa racchiude questo libro: povertà, emigrazione, frutticoltura intensiva e Parco Naturale Adamello Brenta – ha detto l’autore –. Quattro elementi fondanti della storia di Sporminore, raccontata attraverso 15 interviste che vanno lette con attenzione e lentezza, per comprendere fino in fondo questi frammenti di vita vissuta».
Dopo l’introduzione del sindaco e dell’autore, il microfono è passato nelle mani dei coscritti Laura, Elena, Carol e Andrea, che, alternandosi, hanno letto degli scorci del libro, poi consegnato ai protagonisti da parte del sindaco Formolo. A rendere più leggera e gradevole la serata ci hanno pensato i fratelli Silvia, Andrea e Marco Cristan con dei piacevoli intermezzi musicali.
Al termine delle letture, il sindaco ha ringraziato tutti i presenti e gli attori coinvolti nella realizzazione dell’opera, in particolar modo gli anziani intervistati. «Leggendo questo libro sembra di stare al tavolo con loro – ha concluso Formolo –. È un qualcosa che avvolge, un documento prezioso a servizio della comunità. Abbiamo voluto fissare nella carta questi racconti affinché siano lettera viva e vengano passati di generazione in generazione. Ma anche per cristallizzare la vita, le tradizioni e la storia di Sporminore».
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