Migliaia a Fondo per vedere le scarpe dei camminatori

Fondo. A un mese dall’apertura la mostra “Camminamente” fa registrare un altro successo di pubblico. Dopo il milione di visitatori nella Basilica di S. Francesco in Assisi, poi in quella di S....



Fondo. A un mese dall’apertura la mostra “Camminamente” fa registrare un altro successo di pubblico. Dopo il milione di visitatori nella Basilica di S. Francesco in Assisi, poi in quella di S. Antonio a Padova e Bologna dove la mostra (a ingresso gratuito) è stata ospitata nel 2017 e 2018, sono già migliaia i visitatori arrivati per vederla a Fondo, dagli appassionati di trekking, sportivi o pellegrini. «Un successo oltre le aspettative» – commenta Remo Bonadiman, presidente dell’Associazione Cammino Jacopeo D’Anaunia, che con il Comune di Fondo ha patrocinato l’originale mostra che ha un singolare legame con il territorio.

È un dettaglio pittorico a rendere il paese di Fondo unico in Italia: cinque grandi affreschi murali di S. Giacomo de Compostela, dipinti nel 1400 come voto per aver liberato il territorio dalla peste. «Fondo è l’unico comune italiano ad essere gemellato con il più noto tra i cammini: quello di Compostela, tanto che qui c’è un cammino in suo onore» - annota Bonadiman, che ieri è partito con una quarantina di camminatori per percorrere a tappe il Cammino di Santiago da Oviedo a Compostela.

«Numeri ancora una volta importanti – spiega l’ideatore della mostra Antonio Gregolin, giornalista e artista vicentino-, per una mostra che non ha nulla di feticistico. Camminamente è e resta una esposizione esperienziale divisa in tre sezioni: sport, fede e storia, con una didattica del cammino e camminare, che porta virtualmente il visitatore a mettersi nelle scarpe dei grandi camminatori e pellegrini, per capire cosa muova i loro passi».

Tra le cinquanta scarpe esposte, in anteprima quelle arrivare da Chernobyl per celebrare il trentennale del disastro nucleare nell’ex-Urss, che il pubblico può ammirare sotto una apposita teca di acciaio dal particolare significato. Di Fondo sono invece le scarpe del pellegrino Renzo Nardelli, che ha compiuto in più di 10 anni l’intera rete di cammini che portano a Santiago. Sua l’impresa di partire nel 2010 da Fondo per giungere dopo 2.500 km alla tomba di S. Giacomo.

Interesse sta suscitando anche la rassegna “Incontri in cammino”, il primo dei quali si è svolto venerdì 9 agosto con il camminatore scalzo dei vulcani, il vicentino Tom Perry e lo scrittore dei cammini, il fiorentino Gianfranco Bracci. Esposte per la prima volta le scarpe di Andrea Spinelli, il camminatore con il tumore che - caso unico in Italia - ha già percorso 15mila km, e parallelamente alle cure oncologiche ha deciso di curarsi anche con il cammino. Una disarmante vicenda umana che è diventata un libro e un racconto che lo stesso camminatore sta portando con i suoi piedi in tutta Italia. Spinelli il 6 settembrel sarà ospite a Fondo.

Per fine settembre, quando chiuderà la mostra (ma forse andrà avanti fino a Pomaria, la seconda domenica di ottobre) è invece previsto l’arrivo della più longeva pellegrina del mondo, Emma Morosini di 94 anni che si trova ora nuovamente in cammino per compiere i 1.300 km dall’Italia fino al santuario della Madonna di Czestochowa in Polonia, superando il primato di 40mila km percorsi a piedi. G.E.















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