Il mini-market di Quetta? «È quasi una missione»
La frazione di Campodenno. Marika Calovi gestisce il negozio che ora è diventato un servizio importante anche per chi prima faceva la spesa altrove. «Cerchiamo di accontentare tutti»
Quetta. È in momenti come questo che ci si accorge di quanto siano importanti i piccoli negozi di paese, ancora più apprezzati perché in grado di garantire quei servizi fondamentali che normalmente si danno per scontati ma che – il periodo che stiamo vivendo ce lo sta insegnando – scontati non sono.
È il caso, ad esempio, del “Market da Marika”, negozio multiservizi a gestione familiare di Quetta, frazione del Comune di Campodenno che conta meno di 200 anime. Una piccola attività paesana, come ce ne sono altre sparse in giro per la Val di Non, oggi più che mai imprescindibile per offrire i servizi primari alla popolazione e per mantenere viva la comunità.
Due mascherine, 4 guanti
Dietro il banco Marika Calovi, 32 anni, mamma di due bimbi piccoli che due anni e mezzo fa ha deciso di rilevare la gestione del negozio di alimentari, prima condotto da Renato Holzer per 43 anni. Da qualche tempo indossa due mascherine, si infila due paia di guanti, e con grande impegno e l’aiuto del marito continua a servire i clienti al meglio delle proprie possibilità. «Stiamo affrontando la cosa con la massima responsabilità – spiega Marika Calovi –. Nonostante il timore che ci accompagna in questo periodo, siamo consapevoli che è giusto mantenere il servizio per le persone che ne hanno bisogno».
A livello di servizi offerti, in realtà, non è cambiato moltissimo per il negozio di Quetta, che ha sempre garantito la consegna della spesa a domicilio e quella del pane e del latte nel vicino paesino di Dercolo. Senza dimenticare la connessione internet gratuita alla quale ci si può collegare col proprio dispositivo.
«Ciò che è cambiato, più che altro, è il giro di clientela, abituata magari a fare la spesa in supermercati dove l’offerta è naturalmente più ampia – aggiunge Marika Calovi –. Ci stiamo impegnando per andare incontro alle esigenze di tutti i clienti, ai quali però ho chiesto comprensione».
C’è anche il “bio”
Nonostante gli spazi non siano enormi, a Quetta si possono comunque trovare tanti prodotti trentini, anche di aziende della zona, e biologici. Su richiesta, inoltre, la spesa viene consegnata direttamente a casa, senza distinzioni d’età. «In questi giorni la consegna a domicilio è comprensibilmente incrementata, sia per quanto riguarda le persone anziane, sia per i più giovani – afferma la titolare –. Le consegne, per le quali mi aiuta mio marito, avvengono nel primo pomeriggio o la sera».
Il contributo Pat è ossigeno
Fondamentale per portare avanti queste piccole realtà è anche il contributo provinciale a favore dei multiservizi. «Per noi si tratta di una boccata d’ossigeno – confessa in conclusione Marika Calovi –. La Provincia in questo modo sostiene una parte importantissima dell’economia del nostro territorio. Anche perché per noi è quasi una missione, non portiamo avanti l’attività per i soldi, ma perché crediamo nei valori delle piccole comunità e nell’importanza di continuare a offrire un servizio essenziale ai nostri compaesani».