Cristian Bertol: «Apt unica per le Valli di Non e Sole»
Lo chef di Ronzone. Lontano da “La Prova del Cuoco” si dedica alla famiglia, al rilancio dell’Orso Grigio e ad altre attività. Ha pure qualche suggerimento per la giunta provinciale
Ronzone. Un anno sabbatico lontano dalla tv per “godersi” il figlioletto (7 anni), ma in settembre il ritorno sul piccolo schermo è quasi una certezza. «Ne ho parlato più volte con Elisa (Isoardi, ndr), che avrebbe voluto coinvolgermi in alcune puntate già nella scorsa edizione della “Prova del cuoco”, ma ho resistito: con il ritmo di prima mio figlio rischiavo di vedermelo crescere senza conoscerlo!»
A parlare così è Cristian Bertol, chef dell’Orso Grigio di Ronzone con una solida immagine televisiva costruita in anni di duetti, nella parte dell’impenitente donnaiolo, con la popolare conduttrice Antonella Clerici. Da un anno Bertol è sparito dal programma del mezzogiorno di Rai Uno che lo ha visto protagonista per quasi una decina di edizioni, ma non se ne pente. «Assolutamente no, oltre agli impegni di famiglia, che sono la prima vera ragione, questo periodo è servito a darmi nuovi stimoli e anche ad aprirmi nuove finestre sul lavoro che amo».
Comunicatore
Lo abbiamo intercettato al ritorno da Castel Thun, dove ha registrato una trasmissione legata all’edizione estiva di “Linea verde”, una puntata dedicata alle eccellenze del Trentino tra le quali, oltre ai castelli, alle Dolomiti e al Garda, figurano le “attrazioni” culinarie, un campo in cui Bertol eccelle anche per le capacità comunicative. Un’arte, questa, che ha affinato anche in questi mesi partecipando alla fortunata trasmissione radiofonica su Radio Dolomiti dal titolo “Il bello dei sapori”, condotta in coppia con Gianluca Pedretti e che va avanti anche in estate. Ma non solo.
Il ristorante
Questi mesi lontano dalle settimanali corse romane gli sono serviti a definire i lavori nel ristorante di famiglia che – spiega – non ha risentito della perdita della Stella Michelin. «I progetti servono anche a tornare su quell’obiettivo, ma una cosa per volta. Quello che ho in mente è tutto un altro Orso Grigio, puntando sempre all’eccellenza della qualità ma anche alla tecnologia, con una gastronomia super tecnologica in grado di stare al passo con i tempi di oggi ed all’evoluzione dei gusti». Novità che sta in parte anticipando con il lancio di un “menù idea” per avvicinare i ragazzi alla ristorazione gourmet.
Piatti e libri
Le soddisfazioni arrivano anche dalla linea di piatti che la Schönhuber Franchi di Bolzano ha messo in produzione su design di Bertol e dalle vendite del volume trilingue (italiano-tedesco-inglese) “Cucina e Magia” scritto con il mago prestigiatore Antonio Casanova. E ancora dalla consulenza con la “Passione pasta”, notissimo “pasta shop” sotto i portici di Merano.
Un’altra collaborazione, stavolta sul versante trentino, è con la “Punto Grill” di Cles, azienda nonesa che gestisce 14 punti food lungo le autostrade nel Nord Italia dove punta ad inserire i piatti tipici trentini. «Un’azione che dovrebbe coinvolgere di più il Trentino anche a livello di marketing, cosa che già fanno in Alto Adige» afferma lo chef di Ronzone.
Le idee
Le sirene dal vicino Sudtirolo non hanno mai smesso di tentarlo, ma Bertol si sente più che mai trentino e noneso. «Anche se talvolta - dice - ad esserlo si fa fatica perché qui c’è poco sprint: l’Alto Adige corre, il Trentino cammina».
Alcune idee da proporre al nuovo esecutivo provinciale le avrebbe: un listino privilegiato dei prodotti di qualità “Trentino” con garanzia di consegna per gli alberghi perché quelli sono i migliori testimonial del made in Trentino. E fare una Apt unica delle valli di Non e di Sole: «Sono due realtà complementari, una fortissima d’inverno, l’altra con grandi potenzialità d’estate. Ma non se ne farà nulla, qui è tutto troppo statico mentre il mondo corre».
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