Cles e Predaia celebrano il 1969 

Prima volta insieme. I due principali Comuni della Val di Non hanno unito le forze per ricordare con mostre e altre iniziative gli storici eventi di 50 anni fa, dallo sbarco sulla Luna alla musica fino all’emancipazione giovanile



Cles. Cinquant’anni fa lo sbarco sulla luna e tanto altro. Per celebrare la ricorrenza in Comuni di Cles e di Predaia, le due maggiori realtà amministrative della valle, si sono messi assieme producendo un ricco programma di eventi che va dalla storia all’astronomia, dalla musica all’arte, dalla scienza e mineralogia all’informatica, perché cinquant’anni fa ognuno di questi ambiti della conoscenza umana ha un evento cardine da festeggiare.

Ieri a Cles la presentazione del progetto che ruoterà attorno a tre poli: Casa Marta a Coredo che è il perno principale della manifestazione, e due mostre più dedicate a Cles, rispettivamente in biblioteca comunale e a Palazzo Dal Lago, l’ex pretura.

Il centro dell’intero progetto è come detto la mostra storico-artistica e documentaria di Casa Marta, che verrà aperta il 5 luglio e rimarrà visitabile fino al secondo weekend di ottobre per la festa di Pomaria, in programma quest’anno tra Livo e Rumo. Una serie di pannelli esplicativi arricchiti da immagini e da video racconteranno la storia di quegli anni ed in primis la conquista dello spazio, con la possibilità data all’intera umanità di vedere in diretta tv lo sbarco sulla Luna e di avere una nuova percezione della propria esistenza all’interno dell’universo. «Il racconto permette di apprezzare le innovazioni tecnologiche del 1969 in ambito aeronautico e aerospaziale, la sfida tecnologica fra Unione Sovietica e Stati Uniti d’America, il celebre Programma Apollo e le sue ricadute sulla società, grazie anche a interessanti reperti e incredibili repliche di tute spaziali e computer di astronavi» -ha spiegato il curatore Marcello Nebl che ha fatto da trade d’union tra Cles e Predaia per dividere e coordinare le varie iniziative messe in campo dalle due amministrazioni.

Il programma, con alcune decine di eventi di contorno che andranno avanti per tutta l’estate, trova sintesi in una brossure curata nella grafica da Andrea Vezzola Calvente e preparata dagli uffici cultura, una sinergia il cui valore (anche perché è la prima volta) è stato messo in evidenza negli interventi del sindaco di Predaia, Paolo Forno, e degli assessori alla cultura di Cles, Vito Apuzzo, e di Predaia, Elisa Chini. Una collaborazione che ha anche messo in campo altre realtà: l'associazione astrofili Gemini di Predaia, la Fondazione Museo Civico di Rovereto e la varesina Associazione Asimof (Associazione Italiana Modelli Fedeli), nota a livello nazionale per la costruzione di riproduzioni fedeli di oggetti spaziali, che esporrà diversi reperti, fra cui una replica della tuta di Neil Armstrong e dell’AGC & DSKY – primo computer digitale mai realizzato dall’uomo che ha permesso alle missioni Apollo di orbitare e atterrare per la prima volta sul nostro satellite naturale.

A Casa Marta ci sarà pure una sezione di arte visiva con 7 opere dello scultore Umberto Mastroianni (1910- 1998), una video installazione di Michele Bellio e musiche di Massimiliano Santoni e di un’opera pittorica dell’artista trentina Laurina Paperina. All’ultimo piano del palazzo, una sezione su “La musica e l’emancipazione giovanile” in cui il 1969 viene raccontato grazie all'esposizione di vinili originali dell’epoca - con le copertine esposte come vere e proprie opere d’arte - provenienti da una delle più complete collezioni nazionali, quella del compianto professor Cesare Marino Ruatti di Cles, già preside della scuola di Taio. Alla mostra di Coredo, che rimarrà aperta dal 5 luglio al 13 ottobre, si affiancano le due mostre a Cles, aperte dal 6 luglio al 3 agosto. G.E.















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