A Palazzo Pilati per un mese 21 macchine di Leonardo
La mostra a Ville d’Anaunia. Esposta una parte dei modelli della collezione della famiglia Niccolai, realizzati seguendo i disegni dei Codici del genio toscano morto 500 anni fa
Tassullo. «Anche a Ville d’Anaunia per un mese rivivrà lo spirito inventivo e lungimirante di Leonardo da Vinci attraverso la riproduzione fedele in scala di alcune delle sue invenzioni». Così l’assessore comunale alla cultura, Maria Teresa Giuriato, ha presentato in anteprima alla stampa ieri la mostra delle macchine di Leonardo Da Vinci che dal primo luglio al 2 agosto sarà ospitata nella galleria di Palazzo Pilati, a Tassullo in occasione del 500° anniversario della morte del genio rinascimentale.
L’inaugurazione
«È un’esposizione di modellini perfettamente funzionanti (che si possono anche provare), ricavati dai disegni di Leonardo e realizzati con la stessa precisione che il grande studioso e artista ha previsto. Ora le Ville possono vantare un pezzo della mente di Leonardo» - ha spiegato l’assessore evidenziando la portata regionale dell’esposizione. La mostra delle 21 macchine di Leonardo sarà inaugurata lunedì alle 18 e sarà visitabile ogni martedì dalle 16 alle 18; mercoledì e giovedì dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18; venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 21.30. I visitatori potranno abbinare la tappa alla mostra con una visita ai castelli Valer e Nanno (la biglietteria si trova proprio a Palazzo Pilati).
L’esposizione, che ha il sostegno della Comunità di Valle, del Centro Culturale d'Anaunia e della Cassa Rurale Val di Non, è già stata allestita in moltissime città d’Italia e all’estero incontrando dappertutto curiosità ed interesse. «Tutti, ed in particolare i più giovani, sono invitati a visitarla per apprezzare i modelli che fanno parte della più grande collezione privata di macchine di Leonardo Da Vinci a livello mondiale, iniziata da Carlo Niccolai negli anni Sessanta e che ora il figlio Gabriele reclamizza in varie location» - ha aggiunto Giuriato.
Abilità artigiana
Dai disegni dei Codici Vinciani è stato possibile sviluppare, grazie all’abilità artigianale della famiglia Niccolai e alla documentazione storica, decine di modelli distinti tra loro, utilizzando materiali dell’epoca: legno, metallo, cordame, stoffe. Seguendo le tradizioni dell’artigianato fiorentino, Niccolai ha trasmesso la passione ai figli e ai nipoti. I quali, grazie anche alla conoscenza delle nuove tecnologie, hanno potuto ampliare la collezione e realizzare oltre cento esposizioni in tutto il mondo negli ultimi dieci anni.
Modello dopo modello, quasi 60 anni fa Carlo Niccolai diede inizio ad una vera e propria collezione di macchine funzionanti di Leonardo. Dopo aver acquistato e letto attentamente alcune pagine dei Codici del grande genio, iniziò a replicare i progetti in scala più larga, addirittura a grandezza naturale, trasformandosi letteralmente in un falegname. Un’attività che portò avanti all’interno del suo laboratorio di accessori per l’alta moda italiana. Lavorare il legno non è un mestiere semplice, soprattutto se bisogna dare vita attraverso il lavoro manuale a dei progetti di secoli e secoli fa, oltretutto senza che nessuno li abbia mai realizzati. Niccolai, però, non si è mai dato per vinto e, grazie all’intraprendenza del figlio Gabriele, si è fatto conoscere nell’ambito accademico. Ovviamente, senza l’apporto di studiosi capaci di leggere, decifrare e riportare alla maestria artigianale gli appunti che Leonardo scriveva di fianco ai modelli dei Codici, Carlo Niccolai non avrebbe mai affinato i suoi modelli, che hanno fatto il giro del mondo. G.E.