Morti sul lavoro raddoppiate in Trentino negli ultimi 12 mesi: i sindacati in consiglio
Presidio in piazza Dante, poi una delegazione è stata accolta dal presidente Kaswalder (foto Ansa)
TRENTO. Le morti bianche negli ultimi dodici mesi sono più che raddoppiate in Trentino: un dato straordinariamente preoccupante, che i sindacati hanno voluto sottoporre stamane ai consiglieri provinciali.
Un presidio con le bandiere di Cgil, Cisl e Uil si è raccolto davanti ai palazzi della Provincia e della Regione, poi una delegazione è stata accolta dal presidente Walter Kaswalder. La sindacalista Manuela Faggioni ha affermato che servono più risorse dal bilancio provinciale per consentire più controlli nei posti di lavoro e più formazione dei lavoratori.
L'Ispettorato del lavoro conta 30 addetti in tutto, servono quindi più ispettori Uopsal, per una fitta azione preventiva. Milena Sega ha invece osservato che gli stessi cambiamenti del clima impongono interventi di difesa idrogeologica, che diventano anche protezione dei lavoratori. Casi come la morte di un operaio alla Marangoni o il decesso del dipendente Unifarm non devono più ripetersi, si deve affrontare seriamente anche il tema specifico del microclima aziendale.
C'è poi da valutare che oggi in Trentino lavorano 43.000 over 55, ma tra 10 anni saranno 80 mila: c'è quindi la necessità di essere lungimiranti e ripensare tempi e pause del lavoro, mettendo mano alle previsioni contrattuali, per adeguarle a una popolazione che invecchia inesorabilmente. Marcella Tomasi ha evidenziato in modo particolare l'innalzamento dell'età media di chi opera in campo sociosanitario.
All'incontro c'erano i consiglieri provinciali Dalzocchio, Demagri, Degasperi, Ghezzi, Coppola, Job, Ferrari, Rossi e Masè. Lucia Coppola ha elogiato l'iniziativa del sindacato su un tema così drammatico.
Filippo Degasperi ha detto di avere depositato con il collega Ghezzi un'interrogazione, che riguarda una delle società controllate dalla Pat, in cui la magistratura avrebbe rilevato una lunga serie di inosservanza delle regole antinfortunistiche. Si predica bene, ma si razzola male, secondo il consigliere, tant'è che anche le ispezioni programmate dei vigili del fuoco nei cantieri, negli asili, nelle strutture industriali sono state drasticamente tagliate.