Liliana Heidempergher, l'addio al Trentino per seguire il papà carabiniere, l'amore per Osvaldo e la morte per mano del vicino di casa
Il dolore della figlia Francesca: "Sapevano che il vicino aveva una pistola"
TRENTO. Era arrivata in Piemonte assieme alla sua famiglia. Avevano lasciato il Trentino perché il papà carabiniere era stato chiamato nella caserma di Chiomonte in Valsusa. E in Piemonte Liliana Heidempergher aveva continuato a vivere.
Maestra, era molto conosciuto per la dedizione al suo lavoro che aveva lasciato quando era arrivata l'età della pensione. Anni che dovevano essere segnati solo dalla serenità e che condivideva, come aveva fatto sempre, con il suo grande amore, il marito Osvaldo Dighera nell'appartamento al sesto piano della palazzina di Corso Italia a Rivarolo. Anche lui ha trovato la morte per mano del vicino di casa.
Una passione, quella per l’insegnamento, che Liliana aveva passato come fosse un testimone alla figlia Francesca che da un paio di anni le aveva regalato la gioia di diventare nonna.
"Come farò a spiegare a mia figlia che i suoi nonni non ci sono più" ha spiegato disperata Francesca al Corriere.
"Sapevano che in casa i vicini avevano una pistola - ha spiegato ancora Francesca - l'aveva vista papà sul comò quando era andato a prendere l'affitto. Forse quell'uomo era geloso della nostra felicità".
E poi ci sono i biglietti lasciati dall'omicida (che era è ricoverato in ospedale perché ha tentato il suocidio). Biglietti che forse permetteranno di far luce sulla tragedia.