Lavoro e crisi: in Trentino un Primo Maggio dedicato ai lavoratori stagionali
Cgil, Cisl e Uil in diretta Facebook da Cavalese, Riva e Tione per “il Trentino ci cura con il lavoro”
TRENTO. Rimettere al centro il lavoro e accelerare sulla campagna vaccinale. Sono queste le uniche strade per portare il Trentino e l’Italia fuori dalla crisi, per dare spinta alla crescita e avviare una fase di ricostruzione che tenga insieme tutta la comunità. Parte da questa consapevolezza il Primo Maggio di Cgil Cisl Uil, “Il Trentino si cura con il lavoro”.
Per il secondo anno consecutivo, a causa delle limitazioni imposte dalle norme anti Covid 19, i sindacati organizzano una manifestazione puramente simbolica, con la partecipazione anche del corale Bella Ciao.
Sabato mattina alle 10,30 Cgil Cisl Uil saranno a Cavalese, Riva del Garda e Tione per una diretta streaming sulle pagine facebook delle tre confederazioni.
La scelta delle tre località non è casuale: i sindacati vogliono dare voce ad uno dei segmenti del mondo del lavoro che ha sofferto di più in questi mesi, cioè gli stagionali del turismo.
“Si tratta di lavoratori e lavoratrici senza occupazione ormai da mesi. Per molti di loro sono ormai esauriti anche gli ammortizzatori sociali e fino a questo momento la Giunta provinciale ha elaborato solo risposte fallimentari, che non hanno risolto minimamente la situazione di intere famiglie piegate dalla crisi”, dicono i tre segretari provinciali Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti.
A Cavalese, Riva e Tione accanto ai tre segretari ci saranno dunque le testimonianze di alcuni di questi lavoratori, che racconteranno come è cambiata la loro vita nell’ultimo anno.
L’appuntamento sarà anche l’occasione per chiedere maggiore attenzione al mondo del lavoro locale, per fronteggiare la crisi occupazionale già in essere, per sostenere le famiglie che hanno visto eroso il loro potere d’acquisto.
Cgil Cisl Uil chiedono un investimento adeguato sul sostegno al reddito di disoccupati e cassintegrati, ma anche un rafforzamento delle politiche attive del lavoro e un potenziamento dei centri per l’impiego per favorire la riqualificazione e la rioccupazione.