Lavis, 300 firme contro il Crm nel parcheggio 

La petizione. Per ora è solo un’ipotesi, che però i cittadini vogliono scongiurare. La giunta comunale ha già risposto, garantendo che «non sarà certo una discarica a cielo aperto»


DANIELE ERLER


Lavis. «Se la democrazia non è solo una parola vuota di contenuti, confrontatevi con la popolazione che questa amministrazione rappresenta». Le parole di fuoco sono scritte in una petizione, arrivata nei giorni scorsi sul tavolo della giunta comunale di Lavis. La richiesta, sottoscritta da quasi 300 firme di altrettanti cittadini del paese, è di rinunciare all'idea di un centro di raccolta materiali che potrebbe essere realizzato – il condizionale per il momento è d'obbligo – nel parcheggio di via Rosmini. Il sindaco ha 90 giorni per rispondere alla petizione, secondo il regolamento. Ma già ieri la giunta ha diffuso un comunicato per ribadire il proprio punto di vista: c’è sì l’idea di un’isola ecologica, ma è ancora solo un’ipotesi in discussione. «Nessun progetto è stato approvato».

I timori dei residenti

Questo stesso concetto è stato ripetuto più volte in Consiglio comunale, nelle scorse settimane. Ma non è bastato a tranquillizzare chi vive in via Rosmini, a partire da chi si affaccia proprio sul parcheggio. Nel testo della petizione, i cittadini sottolineano una serie di timori: «L’inquinamento acustico e quello dell’aria per l’aumento del traffico. Gli olezzi emanati dai rifiuti e il rischio di infestazione di ratti, topi e insetti. L’abbandono illecito di ingombranti. L’aumento di pericolosità di via Rosmini, attraversata da numerosi bambini che frequentano il parco». E soprattutto «il pesante danno esistenziale e patrimoniale per chi vive nel pressi del Crm, con un impatto negativo sulla vivibilità, salubrità e presentabilità di una zona che è la via d’accesso più praticata per il paese».

La risposta della giunta

Tutti rischi che l’amministrazione sembra escludere nelle ipotesi discusse finora: l’idea non è di fare una discarica a cielo aperto, né si pensa a un vero e proprio Crm. Semmai a un’isola ecologica evoluta, controllata dalle videocamere e con i cassonetti utilizzabili con una tessera personale. Sul modello di esperimenti simili, adottati ad esempio a Bassano del Grappa. «Ma prima coinvolgeremo la popolazione – spiega la giunta –. Per ora accogliamo con favore questa petizione che testimonia il forte legame dei residenti al territorio e la disponibilità a partecipare».

Dopo i lavori di riqualificazione al parchetto, scrivono, «da tempo stiamo ragionando sull’area parcheggio, con l’obiettivo di valorizzare questa zona. Per ora non è stato approvato alcun progetto. Stiamo valutando varie ipotesi e fra queste è stata verificata anche quella di creare un’isola ecologica con press container. Lo scopo è di ridurre il numero delle isole ecologiche nella zona, migliorare la qualità dei rifiuti conferiti e contrastare il fenomeno degli abbandoni». L’unica decisione già presa è però «l’eliminazione dell’area cani» che sarà spostata poco lontano, nei pressi della nuova stazione della Trento-Malé.















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