Controllo di Appa, sfuma l’Eco-evento
Lavis, ispezione in uno degli 11 “porteghi” durante la tre giorni. Il presidente Ghensi filosofo: «Possiamo solo migliorare»
LAVIS . «Ci riproveremo e la prossima volta andrà meglio», si son detti i volontari della Pro loco di Lavis. Perché un’ispezione, nel vivo dei “Porteghi e Spiazi”, ha per il momento dato un verdetto senza appello: la festa dei giorni scorsi non è stata un “Eco-evento”. In palio c’era un marchio riconosciuto a livello provinciale e soprattutto la possibilità di accedere a una serie di contributi - il cui ammontare non è stato ancora quantificato -, a sostegno dell’impegno per il rispetto per l’ambiente. La beffa per Lavis sta nel fatto che questa edizione della festa di paese era stata presentata come quella della sostenibilità: poi un controllo dei responsabili provinciali di Appa, l’azienda per il rispetto dell’ambiente, ha sancito l’amaro verdetto. Un portico non ha saputo dimostrare la provenienza dei suoi prodotti dalla filiera trentina (almeno tre sono obbligatori) e non ha dato indicazioni sulla possibilità di bere gratuitamente acqua potabile: criteri indispensabili per il riconoscimento dell’Eco-evento. La spietata macchina burocratica della Provincia non fa eccezioni.
«Purtroppo è vero, non abbiamo ottenuto la conferma del marchio – dice il presidente della Pro loco, Andrea Ghensi – la formazione delle persone negli stand non è stata adeguata, sia per la nostra inesperienza a gestire eventi di questa dimensione, sia per la complessità della festa: c’erano undici stand gastronomici, con almeno quindici persone coinvolte in ogni posto, tutti volontari. E poi abbiamo pagato il ritardo, visto che il nuovo direttivo della Pro loco, completamente rinnovato, è stato eletto solo ad aprile». In effetti a Lavis la sensazione è che quella di quest’anno sia stata un’edizione di passaggio, con una partecipazione di pubblico più tiepida del solito, soprattutto il venerdì sera. A fare da termometro a questa sensazione ci sono state da un lato le chiacchiere nei portici e dall’altro i commenti sui social network (nel gruppo facebook “Visioni lavisane”). Nei prossimi mesi si dovrà capire quale direzione far prendere alla festa: serviranno idee nuove e la Pro loco – che per quest’anno non poteva fare di più – avrà il difficile compito di raccoglierle e realizzarle. C’è chi propone di concentrare la festa solo nel centro storico, chi di portare all’esterno dei portici vini locali, birre artigianali e bevande, lasciando all’interno solo la parte gastronomica e chi ancora immagina un concorso per giovani gruppi musicali in piazza Grazioli. «Intanto abbiamo messo alla prova il nostro direttivo e siamo soddisfatti, stiamo diventando un bel gruppo – commenta Ghensi –. Abbiamo raccolto critiche, osservazioni e idee che ci serviranno per migliorare le prossime edizioni: ma ce la potremo fare solo con la collaborazione delle altre associazioni e dell’amministrazione comunale».