l'assemblea

La sfida dei giovani per il volontariato trentino

L'assemblea del Centro servizi ha fatto il punto su un mondo in grande movimento


Carlo Bridi


TRENTO. Giorgio Casagranda, storico presidente del Centro Servizi Volontariato, era particolarmente soddisfatto all’assemblea delle associazioni socie del Centro, svoltasi ieri presso le Cantine Ferrari, dove sono stati accolti da Alessandro Lunelli, uno dei cugini dell’ultima generazione della famiglia Lunelli, che ha sottolineato come la famiglia Lunelli sia particolarmente sensibile ai temi della solidarietà particolarmente con i Paesi Impoveriti. Prova ne sia ha affermato, che gli zii Gino e Francesca hanno costituito una loro Fondazione per sostenere tanti progetti nei Paesi impoveriti. Ma la loro presenza attiva a sostegni del volontariato internazionale risale ancora agli inizi degli anni Novanta del secolo scorso, quando con decisione unanime del CDA della Ferrari hanno iniziato a sostenere progetti prima nel West Nile Ugandese, poi in Mozambico e via via in molti altri Paesi sia dell’Africa che dell’Asia.

Il tema centrale intorno al quale è girata la relazione di Casagranda è stato quello di “Trento capitale europea del Volontariato 2024 ricordando tutti gli eventi gia realizzati e quelli programmati cominciando a quello che ha visto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella all’inaugurazione dell’anno all’inizio di febbraio. Ma anche l’assemblea di tutte le organizzazioni del terzo settore a livello europeo svoltasi a Trento, quella di tutti i CSV italiani, la settimana delle associazioni in Piazza Duomo e molte altre iniziative. Per arrivare ad un grosso evento previsto a novembre quando Trento passerà il testimone di Capitale europea e italiana del volontariato ad altro Paese e città. Casagranda ha ricordato come sia stata Chiara Maule quale assessore del Comune di Trento a sostenere con tutte le sue forze ma anche con uno staff la candidatura di Trento.

La Maule ora consigliere Provinciale ha ricordato il grande impegno di quel periodo, ma anche l’importanza anche per il futuro del volontariato, senza il quale il Trentino sarebbe una cosa diversa. Certo, ha sottolineato il presidente “per portare avanti i progetti di volontariato ci vuole cuore e passione, ma anche onestà e professionalità”. La nostra azione ha affermato Francesca Fiori responsabile team dei dipendenti si ispira a principi di qualità, economicità, territorialità e prossimità. La principale finalità è quella di rafforzare la cultura del volontariato, la presenza ed il ruolo dei volontari negli enti del Terzo settore. Ma il CSV ha ricordato Casagranda, svolge una intensa azione di consulenza alle associazioni associate e di promozione del volontariato.

Attività sostenute con i 600 mila euro assegnati in base alla legge che prevede che il 15% degli utili delle Fondazioni bancarie vadano ai CSV, (40 milioni a livello nazionale) distribuite fra i 49 CSV. La vitalità del CSV è dimostrata su due fronti: da una parte l’attività di supporto alle 169 associazioni fra ODV, APS, ONLUS aderenti, delle quali ben 16 sono entrate nell’arco dell’arco dell’anno 2023. I dipendenti sono più che raddoppiati nell’arco di pochi anni a dimostrazione dell’apprezzamento della base per i servizi assicurati. “Stiamo puntando molto sul fronte dei giovani, ma anche su quello del volontariato nelle aziende, ha concluso il presidente Casagranda.













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