Agricoltura

La minaccia del meteo: in Trentino record delle produzioni agricole assicurate

Il valore delle polizze del Codipra supera ormai i 600 milioni di euro. Sartori: «Nell’arco di vent’anni gli eventi atmosferici sono aumentati di oltre il 300%


Carlo Bridi


TRENTO. Il cambiamento climatico sempre più repentino e con eccessi metereologici sempre più pesanti e frequenti, impone a chi fa l’imprenditore agricolo anche part time di pensare ad una copertura assicurativa per assicurare il reddito alla propria azienda. In Trentino, opera da una cinquantina d’anni il Consorzio di difesa contro le calamità atmosferiche, Co.Di.Pr.A, che ha raggiunto il bel numero di 13.500 soci.

Un consorzio che dopo gli anni difficili, con la direzione di Andrea Berti, ha consolidato la propria posizione patrimoniale, che oggi supera i 14 milioni di euro. Ma anche il valore dei prodotti assicurati ha raggiunto un nuovo record, con oltre 600 milioni di valore con polizze agevolate ai quali si aggiungono i 50 milioni di dotazione dei fondi mutualistici.

Il comparto maggiormente coperto è quello frutticolo con oltre il 90% del prodotto assicurato mentre l’uva è assicurata per il 75% con il risultato medio che oltre l’80% delle produzioni trentine sono assicurate. Un record in Italia, se pensiamo che la percentuale di prodotto assicurato mediamente nel resto d’Italia è pari al 19,2%.

Che il problema sia molto serio lo dimostra un dato: “nell’arco di vent’anni gli eventi atmosferici sono aumentati di oltre il 300%”, ha ricordato la direttrice Marica Sartori, con impatti molto negativi anche sul nostro territorio. Sicuramente uno dei fenomeni che ormai è pressochè costante è quello dei ritorni di freddo in aprile dopo un inverno ed un inizio di primavera molto miti che portano ad un anticipo sempre maggiore dell’apertura della stagione.

Ma anche le grandinate sono sempre più frequenti e più devastanti, con chicchi di grandine grossi come palline da tennis. In questo quadro, afferma il presidente di Co.Di.Pr.A Giovanni Menapace, “per noi agricoltori è sempre più fondamentale mettere al riparo le nostre produzioni e i nostri redditi”. Ma in questo momento prosegue il presidente, ci troviamo di fronte ad una svolta che porta con se implicazioni positive attuali e un potenziale importante per il futuro. Ma per sfruttare appieno questa potenzialità, dobbiamo saper amministrare e governare al meglio.

A ben guardare è proprio quello che sa fare il Condifesa trentino, che riesce da anni a gestire con tempestività il comparto danni e liquidazione anche nei momenti di ritardo dell’intervento pubblico proprio grazie al polmone finanziario ottenuto da gruzzolo sempre più consistente di risorse messe a parte, ma anche delle polizze con tabelle dei danni sempre più corrispondenti ai danni reali sul mercato di quelle mele o di quei piccoli frutti. Ma la campagna 2024 segna anche un punto di svolta per quanto riguarda i valori assicurati anche per talune nostre produzioni: il sistema dello Standard Value introdotto nel 2021, per semplificare l’iter burocratico e amministrativo ha portato al fenomeno di sovra assicurazione che, a livello generale italiano, è stato una delle criticità riscontrate negli ultimi anni. La sostenibilità del sistema nella gestione del rischio nel suo complesso passa anche da un equilibrato e corretto approccio nella definizione del valore assicurato ai fini della sottoscrizione delle polizze assicurative agevolate. Ad affermarlo il direttore Sartori, che sottolinea come debba essere ancorato al valore effettivo e storicamente ottenuto in termini monetari della coltivazione degli appezzamenti. In altre parole per non far saltare il banco i produttori devono stare attenti ad assicurare le proprie produzioni con polizza agevolata, per il valore reale di mercato medio degli ultimi anni delle proprie produzioni.













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