«La mia odissea per il Green pass: guarito venerdì ma il certificato ancora non arriva»
La segnalazione: «Dopo il test di guarigione negativo, una serie di telefonate senza ancora esito». Avete una segnalazione? Mandate una mail a dilloaltrentino@giornaletrentino.it oppure mandateci un messaggio in direct sulla nostra pagina Facebook
TRENTO. La variante Omicron ha travolto i trentini costringendone a casa un gran numero, ma ha anche travolto l'organizzazione dell'Azienda sanitaria che si è trovata davanti ad un vero e proprio tsunami di chi all'improvviso si trova a dover fronteggiare numeri cento volte maggiori di quelli di pochi giorni prima.
Per questo nelle ultime settimane le amministrazioni hanno più volte snellito le procedure, ma ovviamente ci sono dei punti fermi che difficilmente possono cambiare.
Ad esempio l'invio del Green pass al termine della malattia: mentre un tampone negativo provoca automaticamente la fine della malattia e quindi la fine dell'isolamento, quando si tratta di emettere il Green pass il "passaggio telematico" è necessario. Ma anche questo passaggio a volte viene rallentato e chi subisce tale rallentamento ha la sensazione di vivere in un piccolo "limbo" che ovviamente fa arrabbiare.
Daniele ha mandato una mail a dilloaltrentino@giornaletrentino.it per raccontare la sua vicenda.
Scrive Daniele: «Cosa succede se il Green pass non arriva entro le 24 ore successive all'esito negativo del tampone di guarigione? Ecco quanto mi è successo. Dopo il tampone di guarigione fatto nella mattina di venerdì, domenica non avevo ancora ricevuto il certificato.
LA MAPPA INTERATTIVA DELLE SEGNALAZIONI
Telefono al numero verde 1500 del Ministero della Salute dove una registrazione mi informa dei tempi d'attesa che domenica e lunedì non sono mai stati inferiori all'ora e mezza. Lunedì mi reco in farmacia per scaricare il Green pass dove però mi dicono che online non sono presenti referti. Nel contempo contatto anche il medico di base, senza però riuscire ad avere indicazioni precise.
Martedì in pausa pranzo ricontatto il 1500 (indicatomi sia dalla farmacia che dal centro tamponi) e questa volta il tempo d'attesa è di 18 minuti. Metto in viva voce e attendo.
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Alla risposta, dopo aver ascoltato una serie di messaggi di carattere operativo, mi risponde un operatore che prima di tutto mi fa alcune domande ad uso statistico. Pazientemente rispondo e finalmente arriva una domanda che potrebbe aprire nuovi spiragli: “Da dove chiama?”. Da Trento, rispondo, ed “allora non posso aiutarla perché le regioni autonome non sono di nostra competenza, deve chiamare un altro numero verde”.
Mi domando perché non si venga messi a concorrente di una simile limitazione ad inizio telefonata anche nell'interesse degli altri cittadini in attesa.
Chiamo il numero verde 800867388 dal quale per un’ora mi si dice che tutti gli operatori sono occupati e di richiamare più tardi... Finisce la pausa pranzo e la mia possibilità di contattare qualcuno. Alla sera torno in farmacia, dove trovo altre due persone nelle mie stesse condizioni, e scopro che il problema è dato dal fatto che l'Azienda Sanitaria non ha ancora elaborato i dati del tampone di guarigione del 21 (siamo al 25 gennaio) per cui risultano gli esiti dei rapidi, ma non quello più importante.
Senza l'elaborazione i dati non possono essere inoltrati a Roma per l’emissione del Green pass. A quanto pare dal 19 gennaio sarebbe saltata la trasmissione dati in tempo reale a causa della mole dei referti da elaborare.
La farmacista mi consiglia di inviare una mai all’indirizzo igienepubblicatrento@apss.tn.it ché di certo mi avrebbero risolto il problema. Cosa che faccio nella serata di martedì. Mercoledì mattina il servizio mi risponde di aver inoltrato “a chi di competenza” la mia mail; rispondo chiedendo a chi devo fare riferimento, ma non ricevo nessun riscontro.
Al pomeriggio mi arriva una mail nella quale mi si dice di rivolgermi al mio medico di base (che da lunedì si dichiara non nell'impossibilità di intervenire sulla problematica legata alla mancata emissione del Green pass) oppure di fare una segnalazione alla Centrale Operativa Covid della Provincia: procedo alla segnalazione. A tutt'oggi nessuna risposta», conclude Daniele.
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