Infermiera si ruppe il polso scivolando mentre era in turno in ospedale a Trento: a processo i dirigenti dell'Apss
I fatti risalgono al 2020, quando la donna scivolò nel gazebo per il triage all’ospedale Santa Chiara: in quella zona non erano previsti i tappeti antiscivolo
TRENTO. Si andrà a processo per l'incidente sul lavoro ai danni di un'infermiera avvenuto, nell'aprile del 2020, in piena pandemia, all'interno di un gazebo per il triage dell'ospedale di Trento.
Nelle scorse settimane il gip Enrico Borrelli ha rigettato la richiesta di archiviazione e ha invitato il pm formulare l'imputazione per alcuni dirigenti dell'Azienda provinciale per i servizi sanitari di Trento (Apss). La vicenda risale al 29 aprile 2020, quando la professionista, che lavorava al lavoro nei gazebo per il triage, scivolò e si ruppe un polso. Alla caduta, che causò un'invalidità certificata dell'8%, seguì la segnalazione all'autorità giudiziaria, in quanto nella zona di lavoro non erano previsti i tappeti antiscivolo. Gli accertamenti vennero effettuati dal personale dell'Uopsal, un'unità operativa della stessa azienda sanitaria. Di seguito, il pm chiese l'archiviazione in quanto le indagini non permettevano "un'esauriente ricostruzione della reale dinamica dell'infortunio" e, soprattutto, una "ricostruzione di profili di responsabilità".
La donna, difesa dall'avvocato Giovanni Guarini, ha presentato nei mesi scorsi istanza di opposizione, che è stata accolta dal giudice limitatamente ai dirigenti dell'azienda sanitaria, mentre è stata esclusa la responsabilità del personale della Protezione civile che si occupò del montaggio dei gazebo. Il pm non ha ancora presentato il capo di imputazione.