In Trentino asili aperti per i figli degli operatori sanitari: ecco i criteri
Potranno accedere i bambini con almeno un genitore che lavora in strutture sanitarie ma anche che non fa parte delle professioni sanitarie come cuochi, manutentori, magazzinieri o assistenti alla poltrona
TRENTO. La Provincia ha fissato i criteri per accedere ai servizi socio educativi per la prima infanzia, come asili nido o Tagesmutter, ai servizi di conciliazione e frequentare le scuole dell’infanzia, riservati agli operatori sanitari in deroga alla chiusura imposta dalle misure anti Covid.
La questione è stata affrontata dalla Giunta provinciale, che su proposta del presidente Fugatti e degli assessori Bisesti e Segnana ha discusso i criteri per l’accesso, individuando i profili professionali degli operatori sanitari che potranno usufruire di questa deroga.
Potranno accedere i bambini con almeno un genitore che lavora in strutture sanitarie pubbliche e private accreditate o in residenze sanitarie assistenziali (RSA), appartenente alle professioni sanitarie, inclusi gli OSS.
Accesso consentito anche per i bambini con almeno un genitore che lavora nelle stesse strutture, ma che non fa parte delle professioni sanitarie, perché svolge mansioni di tipo tecnico o ausiliario necessarie al funzionamento delle strutture, come, ad esempio, cuochi, manutentori, magazzinieri o assistenti alla poltrona.